Assegno di inclusione, i controlli sono più severi: passa soltanto una domanda su due
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Il costo delle due misure che hanno preso il posto del Reddito di cittadinanza, l’Adi e il Supporto per la formazione e il lavoro, è inferiore rispetto al sussidio finora presente, che ha spesso registrato picchi di 600 milioni di euro al mese. A fare la differenza sono le verifiche, più selettive, che limitano le domande accettate: i beneficiari dell’Assegno di inclusione sono soltanto 590mila e ricevono in media 607 euro a testa
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- Passa solo una domanda su due per l’Adi, l’Assegno di inclusione, il nuovo strumento che ha sostituito il Reddito di cittadinanza per i non occupabili, ovvero per i nuclei con al loro interno minori, disabili, anziani e persone in condizione di svantaggio. A pesare sono soprattutto i maggiori controlli, che portano a una significativa selezione
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- Per quanto riguarda l’Adi, la prestazione partita all’inizio di quest’anno che insieme al Supporto per la formazione e il lavoro ha fatto calare definitivamente il sipario sul Reddito di cittadinanza, le domande pervenute da dicembre a gennaio sono state poco più di 1,2 milioni, stando a una nota dell’Inps. A essere accetate sono state solo 590mila
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- A rivelare i numeri è stato il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, in un question time alla Camera: “Rispetto al vecchio reddito di cittadinanza adesso le verifiche sui requisiti dei richiedenti vengono eseguite alla fonte, ovvero prima di concedere il pagamento”
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- Uno dei principali difetti imputati al Rdc è stato proprio quello degli scarsi controlli, con molte persone che l'hanno ricevuto pur non avendo i requisiti. Come hanno dimostrato le verifiche delle forze dell’ordine, per esempio, hanno ottenuto il benefit soggetti che non rispettavano i limiti sul cosiddetto reddito mobiliare o la cilindrata delle auto in loro possesso, oppure che sulla fedina avevano reati incompatibili con l’erogazione dell’assegno
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- I beneficiari dell’Adi ricevono un importo medio pari a 607 euro circa. L’aiuto, per adesso, ha impegnato 984 milioni di euro circa, pari a 330 milioni al mese. La spesa per il vecchio Reddito di cittadinanza in alcuni mesi ha registrato picchi di 600 milioni di euro
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- Le domande per l’Adi respinte dall’Inps sono al momento più di 385mila. Al 26 marzo risultavano 49.532 pratiche in lavorazione
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- Ma come funzionano i controlli preventivi di cui parla Durigon? I beneficiari dell’Adi sono tenuti a presentarsi davanti agli operatori dei servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale
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- Chi non risponde all’appello va incontro alla decadenza del beneficio, anche in caso di mancata convocazione da parte dei centri per l’impiego. Il nucleo che non si presenta spontaneamente anche se non convocato potrebbe vedersi sospendere l’assegno
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- L’addio al Rdc è stato pensato anche per spronare i cosiddetti soggetti attivabili a formarsi e trovare lavoro. Per questo accanto all’Adi è stato attivato l’assegno per il Supporto per la formazione e il lavoro, che vale 350 euro al mese. Lo hanno ottenuto in 60mila, mentre le domande rifiutate ammontano a 63mila. Il costo è stato di poco più di 60 milioni di euro. Intanto secondo l'Istat il tasso di occupazione è salito, a febbraio, al 61,9%, sfiorando il record del 62% registrato a dicembre 2023
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- A febbraio, dopo il calo registrato a gennaio, l’occupazione è tornata a crescere soprattutto per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti che, afferma l’Istat, hanno sfiorato la soglia delle 16 milioni di unità. Rispetto al mese precedente, l’occupazione è cresciuta di 41mila unità. Il numero degli occupati, pari a 23 milioni e 773mila, è superiore a quello di febbraio 2023, dunque su base tendenziale, di 351mila unità (+1,5%)