Sulla scelta di rinunciare alle ferie estive pesano i problemi economici (16%). È quanto emerge dalla ricerca condotta da YouTrend per conto di Wonderful Italy
Cala del 10% in due anni il numero di italiani che andrà in vacanza d'estate, e sulla scelta di rinunciare alle ferie estive pesano i problemi economici (16%). È quanto emerge dalla ricerca condotta da YouTrend per conto di Wonderful Italy, azienda leader in Italia nella gestione di case vacanza. Dopo il boom del 2021, quando il 71% di italiani aveva dichiarato di voler partire per le ferie estive, l'anno scorso il dato si era attestato al 65% e quest'anno si ferma poco sotto il 62%.
I dati
Il 69% degli intervistati ha dichiarato che il rincaro dei prezzi influisce sulla scelta di andare in vacanza. Altri fattori economici come l'aumento dei tassi di interesse sui mutui e sui prestiti ha ripercussioni per il 65% dei casi. Le preoccupazioni relative al lavoro e ai cambiamenti climatici pesano rispettivamente per il 37% e per il 39% delle persone. In particolare, la fascia di età compresa tra i 35 e i 54 anni è più preoccupata per il lavoro rispetto alle fasce under 35 e over 54. Anche i problemi economici non legati all'inflazione (per esempio, i tassi di interesse) vedono maggiormente coinvolta la fascia anagrafica centrale. Per il 72% delle persone tra i 35 e 54 anni, la situazione finanziaria incide sulla scelta delle vacanze. Per gli under 35 il dato si ferma al 65% e per gli over 54 al 60%.
Le sistemazioni preferite
Sempre ai vertici delle preferenze le sistemazioni in albergo e nelle case vacanza, quest'ultime preferite da 1 italiano su 3, al primo posto nella fascia under 35 e in forte crescita sulle altre categorie demografiche, in particolare per gli over 54 anni. Chi preferisce le case vacanza lo fa soprattutto per avere i comfort di una vera casa (23%) e per i maggiori spazi a disposizione (sempre il 23%). I motivi economici sono solo al terzo posto (19%), seguiti dalla disponibilità di una cucina (17%) e dalla maggiore privacy (16%). A seconda della fascia di età cambia il principale driver di preferenza della casa vacanza. Per gli under 35 conta maggiormente il comfort. Per i turisti tra i 35 e i 54 anni conta lo spazio disponibile. Per gli over 55, il risparmio è il vantaggio principale della casa vacanza.
Mete estere in aumento
A proposito di estero, nell'estate 2023 continua a crescere la quota di italiani che sceglie l'estero al posto dell'Italia. Nel biennio 2020 e 2021, a causa della crisi pandemica, meno dell'8% degli italiani aveva lasciato i confini nazionali. Nel 2022, la percentuale era salita al 12% e quest'anno segna un ulteriore salto in avanti al 18%. L'estero è in crescita in tutte le fasce di età ma in modo particolare nella fascia più senior. Lo scorso anno, solo il 3% degli over 55 aveva optato per una vacanza estiva fuori dai confini nazionali. Quest'anno invece, la quota è quadruplicata, salendo al 12%. Infine, chi resta in Italia torna a preferire le destinazioni più vicine al luogo di residenza. Sicuramente, come effetto della situazione economica in atto. Infatti, mentre nel 2022 il 38% degli intervistati dichiarava di volersi recare in destinazioni a oltre 500 km, quest'anno la quota si ferma al 28%. Crescono le destinazioni a media distanza (tra i 100 e i 250 km) che passano dal 19% al 24%. Sempre in termini di destinazione, il mare resta incontrastato al primo posto ma perde 5 punti rispetto al 2022, passando dal 74% delle preferenze al 69%. A beneficiare di questa contrazione sono tutte le altre tipologie di destinazione. La montagna passa dal 13% al 15%, la campagna dal 2% al 4% e il lago dall'1% al 3%. Stabili al 6% le città d'arte, che hanno conosciuto il massimo della popolarità nel biennio 2020/21, a causa della pandemia.