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Corte dei conti: “Def è equilibrato, stime sono rassicuranti”

Economia
©Ansa

Il parere è stato dato in audizione alle Commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera: "Sono rassicuranti, nell'analisi dei conti, le stime che confermano il mantenimento del debito pubblico su un sentiero di graduale riduzione". Il Def "contiene una chiara rappresentazione delle aree di intervento su cui si dovrà operare con priorità". Ma, viene sottolineato, "non sembra offrire, in via di principio, indicazioni sulle scelte che dovrebbero accompagnare il processo delineato"

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Il quadro del Def all'esame del Parlamento "è ispirato a principi di prudenza. Sia

l'intelaiatura macroeconomica che quella di finanza pubblica disegnano per il prossimo triennio un profilo che, pur considerando le incertezze che ancora caratterizzano il panorama internazionale, appare per molti versi equilibrato". Questo il parere della Corte dei Conti in audizione sul Def alle Commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera. "Sono rassicuranti, nell'analisi dei conti, le stime che confermano il mantenimento del debito pubblico su un sentiero di graduale riduzione", viene aggiunto.

“Indicazioni rinviate a Nadef e manovra”

Il Def "contiene una chiara rappresentazione delle aree di intervento su cui si dovrà

operare con priorità". Ma "non sembra offrire, in via di principio, indicazioni sulle scelte che dovrebbero accompagnare il processo delineato. Oltre al riferimento ai risparmi derivanti dalla spending review, non sono visibili elementi su come il governo intenda procedere per rimanere all'interno del quadro delle compatibilità di bilancio. Il compito viene, in certa misura, rinviato alla Nadef e alla legge di bilancio, le quali si annunciano, pertanto, particolarmente impegnative", evidenzia la Corte dei conti.

 

“Centrale la piena attuazione del Pnrr”

“Sempre più centrale anche per il mantenimento del percorso delineato" nel Def, appare "la piena attuazione delle riforme e degli investimenti del Pnrr”. Solo da esso “può venire, come messo in rilievo nel Piano nazionale di riforma, quell'impulso in grado di rendere compatibile l'attuazione degli interventi con il mantenimento del Paese su un percorso di stabilità e crescita”, ha poi aggiunto il presidente della Corte dei conti, Guido Carlino

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