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Caro energia, molti italiani non disposti a ridurre i consumi

Economia

Simone Spina

È quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24. Un quarto degli intervistati, per esempio, non intende abbassare i riscaldamenti, una delle misure che il governo pensa di adottare

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Riducendo all’osso la questione della crisi energetica e della guerra in Ucraina, il 6 aprile scorso Mario Draghi si chiedeva se preferissimo “la pace o il condizionatore acceso”. Era l’inizio della primavera e da lì a poco il governo avrebbe messo un limite per raffreddare gli uffici pubblici. 

Termosifoni giù per risparmiare gas

Adesso che l’autunno è alle porte, e i consumi di gas subiranno un’impennata coi riscaldamenti, si studia un piano di risparmi che toccherà tutti gli italiani, in primis: temperature più basse fino a due gradi e orari ridotti per accendere i termosifoni. 

Aumenti in bolletta, italiani preoccupati

Ma gli italiani rispetteranno queste indicazioni, considerato anche che non si potrà controllare casa per casa? Un’indicazione ci arriva dal sondaggio realizzato da Quorum/YouTrend per Sky TG24 in vista delle elezioni del 25 settembre, dal quale emerge la diffusissima preoccupazione per il possibile e ulteriore aumento delle bollette. 

Razionamenti? Meglio gli aiuti

I razionamenti non sono ritenuti tra gli interventi prioritari che dovrebbe adottare nell’immediato il governo. Più efficaci – secondo gli intervistati - nuovi stanziamenti pubblici per raffreddare i prezzi e investimenti in rigassificatori

Al caldo non si rinuncia

Quando poi si parla di comportamenti quotidiani, quelli che contribuiscono ad abbassare le bollette, non sempre le intenzioni si sposano alla parsimonia.  Un quarto degli italiani non è disposto ad abbassare il riscaldamento di casa e ancora di più sono coloro che non vogliono fare la doccia con l’acqua un po’ meno calda. 

Solo il 68 per cento staccherà la spina degli elettrodomestici quando non li usa per limitare gli sprechi e solo poco più della metà vuole metterci soldi di tasca propria per migliorare l’efficienza energetica.

Campagna pubblicitaria in arrivo

C’è da augurarsi che la campagna pubblicitaria per limitare i consumi annunciata da Palazzo Chigi convinca più italiani a tagliare i propri consumi, altrimenti l’obiettivo di bruciare fino all’8-9 per cento di gas in meno l’anno rischia di sfumare.