
Coldiretti, povertà: 4 milioni di italiani hanno chiesto aiuto per mangiare a Natale
Il numero di bisognosi è raddoppiato rispetto allo scorso anno: è quanto emerge da una stima sulla base dell'ultimo rapporto di attuazione sugli aiuti alimentari distribuiti con il fondo di aiuto agli indigenti (Fead), relativo al periodo 1994-2020. Si tratta di "persone e famiglie che mai prima d'ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche". Ma è aumentata anche la solidarietà

Durante le feste di Natale e Capodanno circa 4 milioni di italiani in condizione di povertà hanno dovuto chiedere aiuto per poter mangiare. Un numero cresciuto vertiginosamente a causa dell’emergenza economica causata dalla pandemia da coronavirus. A riferirlo è una stima di Coldiretti, sulla base dell'ultimo rapporto di attuazione sugli aiuti alimentari distribuiti con il Fondo di aiuto agli indigenti (Fead) relativo al periodo 1994-2020
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È proprio in relazione al dato dello stesso periodo dello scorso anno che la cifra fa preoccupare. Il numero infatti è quasi raddoppiato
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Coldiretti spiega che "si tratta della punta dell'iceberg della situazione di difficoltà in cui si trova un numero crescente di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia"
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"Tra le categorie più deboli degli indigenti - prosegue Coldiretti - il 21% è rappresentato da bambini di età inferiore ai 15 anni, quasi il 9% da anziani sopra i 65 anni e il 3% sono i senza fissa dimora"

Quel che preoccupa è che si tratta di "persone e famiglie che mai prima d'ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche"

"La novità di quest'anno – si spiega - è tuttavia il crescente impegno nei confronti degli altri da parte di singoli, famiglie, aziende pubbliche e private, enti e associazioni non ufficialmente dedicate alla solidarietà"

In occasione delle ultime festività sono stati distribuiti oltre 5 milioni di chili di prodotti tipici Made in Italy da parte degli agricoltori della Coldiretti

È stata la più grande iniziativa di solidarietà mai realizzata dagli agricoltori italiani, resa possibile dalla partecipazione volontaria dei cittadini al programma della "Spesa sospesa" e dal contributo dei Consorzi Agrari D'Italia (Cai) e della stessa Coldiretti, che ha deciso di rinunciare a propri compensi straordinari

Frutta e verdura, ma anche pasta fatta con grano 100% italiano, salumi e legumi delle aree terremotate di Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria, olio extravergine d'oliva a Denominazione di origine protetta (Dop), pecorino dei pastori sardi e altri generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero: sono alcuni tra i prodotti che gli agricoltori di Campagna Amica consegnano gratuitamente alle famiglie bisognose sul territorio italiano

"Con la spesa sospesa abbiamo voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche - ha spiegato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - il nostro obiettivo è far sì che questa esperienza diventi un impegno strutturale che aggiunge valore etico alla spesa quotidiana degli italiani"