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Popolare di Bari, Bankitalia: chiesto cambio ai vertici nel 2017

Economia

In un documento diffuso da via Nazionale, si legge che la vigilanza chiese un cambio al vertice, con le dimissioni del presidente Jacobini, già due anni fa. Il ministro Bellanova: andava trasformata in spa. Decaro: risparmi dei cittadini al sicuro

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Il giorno dopo il decreto varato dal Governo per salvare la Banca Popolare di Bari, emergono ulteriori dettagli sul travagliato recente passato dell’istituto. Anzitutto, ricorda il ministro delle politiche agricole Teresa Bellanova, “la banca doveva essere trasformata in spa già nel 2015”. A margine del Consiglio europeo dell’agricoltura, l’esponente di Italia Viva torna sulla riforma delle popolari, voluta dal Governo Renzi quattro anni fa: "Siamo nella continuità delle scelte fatte in passato, con alcune differenze: mai sono state destinate tante risorse per una banca, e in più in questo caso siamo di fronte a un inadempimento da parte di quella banca, che dal 2015 doveva trasformarsi in una società per azioni. Non lo ha ancora fatto".

Bellanova: andava trasformata in spa

Spero che tutto il governo – è l’auspicio di Bellanova – si convinca che vada fatta questa scelta. Non si può essere soddisfatti quando si è nella condizione di fare un intervento per mettere al riparo chi non ha responsabilità, in questo caso i correntisti e i lavoratori della banca", conclude il ministro.

Decaro: i risparmi sono al sicuro

“I risparmi delle famiglie sono quasi al sicuro, nel senso che il decreto deve trovare poi attuazione”: così il sindaco di Bari Antonio Decaro, a margine dell’evento de Il Sole 24 sui 30 anni dell'indagine sulla qualità della vita. “Per fortuna il decreto è stato approvato ieri, altrimenti avremmo rischiato lo sgretolamento del tessuto economico di Bari, ma anche di buona parte della regione Puglia e della città di Teramo e del territorio. E i primi problemi della Popolare di Bari nascono proprio dall'acquisizione della banca teramana Tercas".

Bankitalia: chieste dimissioni già nel 2017

La Banca d’Italia, nel frattempo, ha diffuso un documento da cui emerge che Via Nazionale sollecitò le dimissioni del presidente della Popolare di Bari, Marco Jacobini, già nel marzo 2017. “Con lettera del 15 marzo 2017, la Vigilanza sottolinea che la Banca Popolare di Bari ha bisogno di un rafforzamento patrimoniale e della governance, con l’ingresso di elementi con specifiche competenze in materia bancaria e finanziaria; invita inoltre il Presidente a dar corso ai propositi di rassegnare le proprie dimissioni, che lui stesso aveva manifestato con lettera del febbraio 2017”, così si legge in questo documento.

Enria (BCE): monitoraggio costante

La BCE prosegue nel suo monitoraggio: "La Pop. Bari non è tra le banche di maggiori dimensioni e quindi non è sotto la nostra vigilanza diretta”, fa sapere il presidente del Consiglio di vigilanza bancaria della Bce, l’italiano Andrea Enria. “Ma naturalmente siamo tenuti costantemente informati dalla Banca d'Italia”, aggiunge Enria.