La Fed taglia il costo del denaro di 0,25%

Economia

La banca centrale USA ha annunciato un taglio dei tassi d'interesse a 1,50% - 1,75%, un quarto di punto in meno del livello precedente. Terzo intervento di questo tipo per Jerome Powell, che apre a ulteriori abbassamenti

Ancora un taglio dei tassi, ancora una mossa della banca centrale americana per rilanciare l’economia. Sulla scia del pressing di Trump. La Federal Reserve (FED) ha abbassato il costo del denaro per la terza volta dallo scorso luglio, ancora un a volta di un quarto di punto percentuale (0,25%). Il tasso d’interesse del Dollaro scende quindi in una forchetta compresa tra l'1,5% e l'1,75%.

Terzo intervento dopo luglio e settembre

Dopo le sforbiciate di luglio e settembre – criticate dal presidente Trump perché giudicate troppo “timide” - il governatore Jerome Powell prosegue quindi nella strada di aumentare la facilità di circolazione dei soldi, per stimolare una economia che dà qualche segnale di rallentamento, in vista dell’inizio dell’anno elettorale. Trump vuole presentarsi alle presidenziali del 2020 con un crescita del PIL quanto più possibile sostenuta, perciò è da mesi entrato in pressing sull’istituto centrale perché metta in campo quanti gli strumenti più adatti a sostenere la crescita.

A inizio 2020 possibile un'altra sforbiciata

Potrebbe per questo non essere l’ultimo intervento di questo ciclo. Altri abbassamenti del costo del denaro sono alle viste a inizio anno prossimo. “Restano incertezze e la Fed valuterà la strada appropriata per i tassi di interesse”, si legge nel comunicato della Fed diffuso al termine della due giorni di riunione.

 

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