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Lagarde: "Rischi per Eurozona nel breve termine giustificano attuale politica della Bce"

Economia

La prossima presidente della Bce, nell'audizione a Bruxelles in cui si vota la sua nomina: “Non parlerò ai mercati ma ai cittadini. Giustificata politica accomodante per lungo periodo”. Poi cita Draghi: “Spero di non dover dire 'Whatever it takes’"

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"Le sfide che giustificano l'attuale politica della Bce non sono sparite, l'economia dell'Eurozona affronta rischi nel breve termine collegati a fattori esterni, e l'inflazione resta persistentemente sotto l’obiettivo”. È questo il monito di Christine Lagarde (CHI È), prossima presidente della Bce, nell'audizione al Parlamento Ue che deve votare la sua nomina. L’ex numero uno del Fmi ha spiegato che "l'impatto delle misure non convenzionali, per continuare ad essere positivo, dovrà basarsi su analisi costi-benefici. Bisogna essere vigili. La Bce deve fare un inventario" delle misure "e riflettere se il quadro di politica monetaria è sufficientemente solido per far fronte alle nuove sfide”.

Lagarde: Gualtieri ministro? Bene per Italia e Ue

Lagarde ha anche "promosso" il nome di Roberto Gualtieri come possibile ministro dell'Economia in Italia (IL LIVEBLOG): sarebbe "un bene per l'Italia e per l'Europa", ha detto la prossima presidente della Bce, rispondendo ai giornalisti.

Lagarde cita le parole di Draghi

Christine Lagarde ha poi ricordato: “Ero presidente (del Fmi, ndr) quando Draghi disse 'will do whatever it takes within our mandate, and I believe it will be enough'. Spero di non dover mai dire una cosa simile perché significherebbe che gli altri policymaker non stanno facendo quello che dovrebbero”. Il riferimento è alla famosa frase pronunciata da Mario Draghi nel 2012, quando durante un suo intervento alla Global Investment Conference di Londra disse che la Bce era pronta a fare tutto il necessario per preservare l’euro. 

“Non parlerò ai mercati ma ai cittadini”

Lagarde ha promesso: “Non voglio parlare agli operatori del mercato, voglio che siano le persone della zona euro a capire le politiche della Bce, l'impatto, gli effetti negativi, le persone devono sapere cos'è la loro Banca centrale, che sta lavorando con il loro interesse al centro. Una delle mie priorità sarà rafforzare il ponte con le persone”. Poi ha aggiunto che è d'accordo con il board della Bce: “È giustificato proseguire una politica accomodante per lungo periodo per arrivare a un'inflazione sotto il 2% ma vicina al target”. Ma potrebbe non bastare "in tempi di recessione”. Infine ha spiegato che “servono sia regole di bilancio semplificate sia uno strumento di bilancio della zona euro come complemento”.