La misura, prevista dalla riforma del 2017, prevede l'invio delle comunicazioni su prelievi e versamenti presso banche, Poste, istituti di pagamento. Non sarà una segnalazione automatica di operazione sospetta ma accenderà un faro da parte delle autorità
Partono dal 2 settembre i controlli sull'uso anomalo di contanti da parte della Uif, l'unità di informazione finanziaria incardinata presso la Banca d'Italia. La misura, prevista dalla riforma del 2017, prevede l'invio delle comunicazioni su prelievi e versamenti presso banche, Poste, istituti di pagamento. Si potrà sapere il nome di chi ritira o versa banconote per oltre 10mila euro complessivi in un mese. Non sarà una segnalazione automatica di operazione sospetta ma accenderà un faro da parte delle autorità.
Tetto di 10mila euro
La comunicazione dovrà essere inviata, ha chiarito la stessa Uif, anche se si supera il tetto dei 10mila euro attraverso più operazioni singolarmente pari o superiori a 1.000 euro. Il primo invio dovrà essere effettuato entro il 15 settembre 2019 e riguarderà i dati riferiti ai mesi di aprile, maggio, giugno e luglio.
Uso dei contanti
I contanti in Italia restano ancora molto usati, rispetto agli altri paesi europei, in Italia malgrado l'aumento di questi anni di strumenti di pagamento come carte di credito, bancomat e bonifici. E come rilevava di recente uno studio della stessa Uif, sono usati maggiormente al Sud per una questione di arretratezza finanziaria e tecnologica ma gli usi anomali sono concentrati al Centro Nord, laddove guarda caso l'economia muove risorse maggiori.