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Bankitalia, scontro su nomine. Ue: "Importante preservare indipendenza istituzioni"

Economia

Il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis interviene dopo la polemica sul rinnovo dei vertici di Bankitalia e Consob. E aggiunge: “Governo ha corretto traiettoria, ma danni erano già stati fatti”. Sul tema nomine Salvini si defila: “Mi fido di Conte e Tria”

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"È importante preservare l'indipendenza della banca centrale e delle istituzioni dei mercati finanziari". Dopo che nei giorni scorsi è esplosa la polemica su Bankitalia e Consob, con Lega e M5s che si sono scagliati a favore del cambiamento dei vertici dei due istituti, il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis si allinea alla posizione del ministro dell’Economia Giovanni Tria e diffida l’esecutivo italiano dall’attaccare istituzioni indipendenti.

“Governo ha corretto traiettoria, ma i danni erano già stati fatti”

Dombrovskis, analizzando la situazione economica italiana si è soffermato di nuovo sulla manovra, in sostanza dicendo che la traiettoria di bilancio dell'Italia era sbagliata, e prima che venisse corretta grazie al negoziato con l'Ue i danni all'economia erano già stati creati. “Abbiamo rivisto al ribasso le stime di crescita e bisogna dire che anche in precedenza avevamo detto che la traiettoria di bilancio scelta non aiutava fiducia, stabilità finanziaria, ha portato all'aumento dei tassi, al calo di indicatori sulla fiducia e a crescita rallentata. Il Governo ha corretto questa traiettoria in modo considerevole, ma i danni erano già stati fatti”.

Salvini: “Sulle nomine mi fido di Conte e Tria”

Intanto il vicepremier Salvini, intervenendo sul tema nomine, dichiara: “Mi fido di Conte e Tria. Le nomine non mi appassionano, non personalizzo, non entro nel merito di chi è più bravo – il messaggio del leader leghista - ci sono il premier e il ministro dell'Economia, mi affido alla loro competenza e alle loro scelte". "Non conosco Signorini ma troveremo un accordo in Cdm", ha aggiunto, in riferimento al vicedirettore della Banca d’Italia, il cui incarico è in scadenza (COS'È IL DIRETTORIO DI BANKITALIA). "È chiaro che qualcosa va cambiato, non necessariamente qualcuno ma almeno qualcosa. Condivido chi rivendica l'indipendenza di Bankitalia: deve essere indipendente ma indipendenza non può far rima con irresponsabilità".

La polemica esplosa ieri

A chiedere un percorso di discontinuità rispetto al passato era stato per primo il vicepremier Luigi Di Maio, che ieri ha ribadito: “Ora che noi come governo veniamo consultati per procedura costituzionale nella nomina del direttorio, se ci chiedono un parere sul rinnovo io dico no: c'è bisogno di discontinuità”, precisando di non voler attaccare ma “semplicemente mantenere una promessa agli italiani”. Salvini si è detto d’accordo: "Sono d'accordo con Di Maio. Provare a guardare avanti mi sembra il minimo". Di parere opposto, invece, il ministro dell'Economia Giovanni Tria, secondo cui "l'indipendenza di Bankitalia va difesa".