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Ufficio parlamentare bilancio boccia il Def: stime troppo ottimistiche

Economia

Espressa preoccupazione per le deviazioni sul deficit, che l'Ue potrebbe considerare "particolarmente grave". Tria torna in Parlamento. "I numeri della manovra di bilancio non sono in discussione" ha detto il premier Conte

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Dopo le critiche espresse da Bankitalia e le perplessità della Corte dei Conti, sulle stime del Def approvate dal governo arriva anche la bocciatura dell'Ufficio parlamentare di bilancio, che non ha validato le previsioni macroeconomiche 2019 contenute nel quadro programmatico della Nota al Def (TUTTE LE MISURE PREVISTE DAL DEF). Secondo l’ufficio "i significativi e diffusi disallineamenti relativi alle principali variabili del quadro programmatico rispetto alle stime elaborate dal panel dei previsori rendono eccessivamente ottimistica la previsione di crescita sia del Pil reale (1,5%) sia di quello nominale (3,1%), variabile quest'ultima cruciale per la dinamica degli aggregati di finanza pubblica". Questo quanto sottolineato dal presidente dell’ufficio, Giuseppe Pisauro, in audizione alle Commissioni Bilancio.

"Ue potrebbe considerare grave" deviazione deficit

L’Ufficio parlamentare riscontra una deviazione "significativa" della regola sul saldo strutturale a cui si aggiunge una deviazione significativa "anche per la regola della spesa". "Nel caso lo sforzo di bilancio per il 2019 venisse confermato nel Documento programmatico di bilancio (DPB) – aggiunge l’Upb - e se tale sforzo fosse giudicato dalla Commissione Ue chiaramente al di sotto di quanto raccomandato dal Consiglio a luglio (aggiustamento strutturale di 0,6 punti), essa potrebbe considerare come ‘particolarmente grave’ il mancato rispetto delle regole del Patto".

Tria torna in Parlamento su richiesta degli onorevoli

Partito Democratico, Forza Italia, Leu e Fratelli d'Italia chiedono, in base alla legge 243 del 2012 che ha introdotto il pareggio di bilancio in Costituzione, che il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, torni in audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato dopo la bocciatura da parte dell'Upb delle stime macroeconomiche contenute nella Nota di aggiornamento al Def. Nelle due Commissioni sono state raccolte le firme necessarie, pari ad un terzo del totale. Tria dovrebbe tornare domani mattina. 

Conte: "I numeri non sono in discussione"

"I numeri della manovra di bilancio non sono assolutamente in discussione, anzi la manovra stessa si rafforza con il piano di investimenti per il Paese di cui domani discuteremo insieme alle principali aziende di Stato nel corso della cabina di regia qui a Palazzo Chigi". Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte dopo la bocciatura del Def da parte dell'ufficio parlamentare di Bilancio. "Ascoltiamo tutti, ma gli italiani ci chiedono di tirare dritto - ha detto Matteo Salvini - Non contesto quelli che sono stati in silenzio per anni. È curioso che Bankitalia, Commissione, Corte dei Conti indichino la strada del ritorno al passato: le ricette del passato hanno portato al disastro. Quindi mi domando dove tutti questi economisti erano mentre l'Italia si impoveriva e si precarizzava". "Cambiare l'impostazione della manovra sarebbe tradire i cittadini" ha affermato il leader M5s Luigi Di Maio.