Novartis taglia oltre duemila posti lavoro in Svizzera e Regno Unito

Economia
Novartis taglierà circa 2.150 posti di lavoro in Svizzera entro il 2022 (foto: archivio Getty Images)
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La riduzione, che avviene nell'ambito di una ristrutturazione globale, avverrà nell'arco dei prossimi quattro anni. L'obiettivo dichiarato dall'azienda è quello di orientarsi verso medicinali di maggiore valore e più personalizzati

Novartis taglierà oltre duemila posti di lavoro tra Svizzera e Regno Unito nei prossimi quattro anni. La misura, che rientra in un piano di ristrutturazione globale, mira ad una riduzione dei costi nell'ambito di una strategia indirizzata alla produzione di farmaci più personalizzati e di maggior valore.

Riduzione a tappe

I posti cancellati entro il 2022 saranno circa 2.150 in Svizzera. La misura toccherà in particolare la produzione a Basilea, Schweizerhalle, Stein e Locarno, in cui spariranno quasi 1.500 impieghi. Altri 700 posti di lavoro, invece, saranno delocalizzati all'estero. Anche nel Regno Unito verranno eliminati circa 400 posti nell'impianto di Grimsby, nel Nord-est della Gran Bretagna. Qui l'azienda chiuderà uno stabilimento che produce pillole. Allo stesso tempo, come già annunciato il mese scorso dalla casa farmaceutica, verrà realizzato un impianto di produzione nel settore delle terapie cellulari e genetiche che porterà fino a 450 nuovi posti di lavoro a Stein, in Svizzera. La riduzione dei posti di lavoro avverrà nell'arco di quattro anni.

Centri per l'impiego

Novartis ha comunicato di aver invitato i rappresentanti del personale e il management a condurre colloqui e consultazioni. "Sappiamo cosa significa l'annuncio odierno per i collaboratori potenzialmente toccati e le loro famiglie", afferma il presidente della direzione Vas Narasimhan. L'azienda ha parlato di un jobcenter per impieghi all'interno e all'esterno del gruppo, un piano sociale e piani di prepensionamento. La volontà della casa farmaceutica sarebbe quella di convertire il maggior numero possibile di collaboratori nel nuovo sito di produzione di Stein e di rimanere ancorata in Svizzera. Dopo l'attuazione della ristrutturazione e dello scorporo della divisione oftalmologica Alcon, in Svizzera sarà attivo circa il 10% degli effettivi totali. Attualmente lavorano per Novartis circa 125mila persone nel mondo. Unità importanti quali ricerca e sviluppo resteranno anche in futuro in Svizzera.

La strategia di ristrutturazione

L'idea di Novartis sarebbe quella di investire maggiormente in nuove piattaforme di produzione e allontanarsi dalle tecnologie di fabbricazione tradizionali. A tal proposito, la casa farmaceutica ha già annunciato adeguamenti in Giappone, Stati Uniti e altri paesi. Al termine di questa fase non esisteranno più 66 stabilimenti di produzione. Alcuni processi saranno esternalizzati a ditte terze. La ristrutturazione ha a che fare con decisioni prese nel 2016. Allora Novartis aveva annunciato di voler risparmiare fino a un miliardo di franchi nella rete di produzione. Il trasferimento di compiti amministrativi è invece conseguenza di una decisione del 2014, quando il gruppo aveva creato l'entità Business Services. Per poter offrire servizi interni a bassi costi, Novartis aveva allestito cinque centri globali a Dublino (Irlanda), Hyderabad (India), Kuala Lumpur (Malaysia), Città del Messico e Praga (Repubblica ceca). La delocalizzazione annunciata il 25 settembre riguarda soprattutto il campus di Basilea.

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