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Dazi, schiaffo Alibaba a Trump: no a 1 mln di posti di lavoro in Usa

Economia
(Foto archivio Getty Images)

Il colosso dell’e-commerce cinese ha ritirato la sua proposta di creare occupazione negli Stati Uniti a causa della guerra commerciale avviata dal presidente. “La nostra promessa non può essere mantenuta, il commercio non è un’arma”, ha detto il fondatore Jack Ma

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Iniziano a farsi sentire le conseguenze della guerra commerciale avviata da Donald Trump contro la Cina a suon di dazi. Alibaba, il colosso dell'e-commerce cinese, ha deciso che non creerà più il milione di posti di lavoro negli Stati Uniti che il suo fondatore, Jack Ma (CHI È), aveva annunciato a gennaio 2017 in un incontro con il presidente Usa. "La premessa era quella di relazioni commerciali amichevoli tra i due Paesi - ha detto Ma in un'intervista - ma questa premessa non esiste più e la nostra promessa non può essere mantenuta".

Jack Ma: “Lavoreremo per relazioni sane tra Usa e Cina”

"Il commercio non è un'arma e non dovrebbe essere usato per cominciare le guerre, ma dovrebbe essere un fattore chiave per la pace", ha aggiunto Ma parlando all'agenzia di stampa cinese Xinhua. "La situazione che si è venuta a creare ha distrutto le premesse sulle quali confidavamo. Ma Alibaba - ha concluso il guru del colosso di Wall Street - comunque non smetterà di lavorare duramente per contribuire a uno sviluppo di sane relazioni commerciai tra Stati Uniti e Cina". Dopo l'incontro del gennaio 2017, avvenuto prima che Trump si insediasse alla Casa Bianca, il tycoon aveva dichiarato: "Io e Jack faremo grandi cose".

In arrivo dazi per 200 miliardi di dollari

Proprio pochi giorni fa, Trump ha annunciato una nuova ondata di dazi sul “Made in China” per un valore di 200 miliardi di dollari. Tariffe del 10% che entreranno in vigore il prossimo 24 settembre e saliranno al 25% dal primo gennaio del 2019. Sanzioni che arrivano dopo quelle da 34 miliardi attivate lo scorso 6 luglio e dopo una seconda tranche da 16 miliardi avviata il 23 agosto. (LE TAPPE DELLA GUERRA COMMERCIALE)