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Istat: disoccupazione stabile, in Italia è boom di occupati a termine

Economia
Negli ultimi 25 anni, mai in Italia c'era stato un numero così alto di lavoratori a termine (foto Getty)

Secondo l’Istituto di statistica nel terzo trimestre del 2017 i dipendenti a tempo determinato raggiungono un nuovo record storico: sono quasi 2.8 milioni. Si tratta del livello più alto dal 1992 ad oggi

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In Italia i dipendenti a termine raggiungono un nuovo record storico: gli occupati a tempo determinato nel terzo trimestre del 2017 risultano pari a 2 milioni e 784 mila. Lo ha rilevato l'Istat, secondo cui si tratta del livello più alto dall'inizio della serie di rilevazioni, avviata nel quarto trimestre del 1992. Quindi si tocca il valore massimo da almeno 24 anni. I lavoratori a termime nell'ultimo trimestre sono cresciuti del 3,9% su base congiunturale e del 13,4% su base annua. In generale, specifica l’Istituto, nel nostro Paese l’occupazione è in crescita: nel terzo trimestre del 2017 le persone che lavorano sono aumentate rispetto al trimestre precedente di 79 mila unità (+0,3%) e rispetto a gennaio sono 303 mila (+1,3%). Il tasso di occupazione, pari al 58,1%, risulta dunque il più alto dal primo trimestre del 2009, mentre il livello di disoccupazione rimane stabile all’11,2% con circa 3 milioni di italiani senza lavoro. 

Crescono soltanto i dipendenti a tempo determinato

La crescita congiunturale dell'occupazione, spiega l'Istat, è "dovuta all'ulteriore aumento dei dipendenti (+101mila, +0,6%), soltanto nella componente a tempo determinato a fronte della stabilità del tempo indeterminato". Continuano invece a calare, fa presente l'Istituto, "gli indipendenti (-22 mila, -0,4%)". Il tasso di occupazione cresce di 0,2 punti rispetto al trimestre precedente, recuperando i livelli post-recessione, come dimostra anche il numero assoluto delle persone con un lavoro, pari a 23 milioni e 74mila (anche qui un nuovo massimo, il valore più alto dalla fine del 2008). In generale, l'Istat fa notare come la crescita dell'occupazione riguardi "entrambi i generi e tutte le ripartizioni ed è più intensa per le donne e nel Mezzogiorno". Inoltre, si evidenzia nel report sul terzo trimestre, "torna a crescere l'occupazione per i giovani 15-34 anni e il relativo tasso di occupazione, sia in termini tendenziali sia congiunturali".

Rimane stabile il tasso di disoccupazione

Secondo quanto riportato dall’Istat, nel terzo trimestre, quello estivo, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile all'11,2%, lo stesso livello del trimestre precedente, quando si è toccato il valore più basso dal quarto trimestre del 2012. L’istituto spiega anche che il tasso risulta stazionario dopo due cali consecutivi se ci si riferisce ai trimestri, mentre a confronto con l'anno precedente la disoccupazione diminuisce di 0,4 punti. I disoccupati si attestano a 2 milioni 909 mila, anche qui pressoché stabili sul trimestre precedente (+0,1%). Se si guarda al dato grezzo, non corretto per gli effetti di calendario, nel terzo trimestre il tasso di disoccupazione si ferma al 10,6%, con una riduzione su base annua delle persone in cerca di lavoro pari a 71 mila unità (-2,5%). Analizzando le diverse fasce d'età, si rilevano diminuzioni sia per i 15-24enni (tasso al 32,3%, -2,2 punti su base annua) che per i 25-34enni (al 15,9%, -1,3 punti).