Il ministro critica l'Europa: "Ha agito all'ultimo minuto". Monti replica alla titolare delle Finanze austriaca, che ha parlato di aiuti anche per il nostro Paese: "Inaccettabili i commenti sull'Italia". Napolitano: "Non decidono solo Francia e Germania"
Duro attacco del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera all'Ue, che ha avuto, a suo parere, scarsa capacità di reazione davanti alla crisi economica. Intanto il premier Monti risponde al ministro delle Finanze austriaco, Maria Fekter che ha paventato aiuti anche per l'Italia.
Monti: "Lavoriamo per la stabilità finanziaria" - "Continueremo a lavorare per garantire la stabilità finanziaria dell'Unione europea con tutti gli strumenti". Il giorno dopo le dure parole del direttore del Fmi Christine Lagarde secondo cui "un'azione per salvare l'euro è necessaria in meno di tre mesi", il premier, Mario Monti, ribadisce l’impegno dell’Italia nell’affrontare la crisi.
"Abbiamo parlato di prospettiva europea in vista del prossimo appuntamento del Consiglio di fine mese, che avrà come tema la stabilizzazione finanziaria e la crescita economica. La Ue - ha detto Monti nel corso della conferenza stampa seguita all'incontro con il presidente della Confederazione elvetica Evelin Widmer Schlumpf - ha le capacità di compiete scelte importanti all'altezza delle attese".
"Mi attendo che nei prossimi giorni la discussione sulle modalità per rilanciare la crescita si approfondisca in vista delle decisioni operative del prossimo consiglio europeo" ha continuato il premier.
Monti: "No a commenti sull'Italia" - Monti poi ha criticato duramente le parole del ministro delle Finanze austriaco, Maria Fekter che ha parlato di aiuti da dare all'Italia oltre alla Spagna. "Considero del tutto inappropriato che un ministro di uno stato membro della Ue commenti la situazione di un altro stato membro, quindi mi astengo dal fare commenti" ha detto il premier.
Passera: "Comportamento Europa fa indignare" - Critico invece verso la capacità di reazione dell’Unione europea di fronte alla crisi il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. Rispetto alla crisi, ha detto Passera "c'è stata una reazione forte da parte di tutti, "quello che è stato un po' peggio del prevedibile e forse un po' da indignarsi è il comportamento dell'Europa che ha agito aspettando l'ultimo momento prima del dramma".
"L'Ue – ha continuato Passera - ha agito anche con l'ultimo intervento per la Spagna ma, sottolinea Passera, "tutto questo non è sufficiente, noi non possiamo permetterci di farci mettere in crisi dal 3, 4 o anche 10 per cento del Pil e del debito dell'Ue: insieme siamo la forza economica e sociale più importante del mondo", invece "da soli potremmo andare in crisi". Comunque evidenzia il ministro "sono convinto che l'Ue prima di disintegrarsi farà quello che serve, ma dobbiamo pretendere di più". Il ministro è poi tornato ad assicurare: "Troveremo le risorse per il dl sviluppo".
Napolitano: "Non possono decidere solo Francia e Germania" - Sul fronte della crisi dell'euro e dei rapporti con gli altri Stati membri dell'Ue ha parlato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In momenti come quelli attuali, segnati da una crisi che si concentra sull'Eurozona, "non si può restringere l'area della responsabilità e della decisione a due soli Paesi, pur molto legati e influenti", ha detto il capo dello Stato riferendosi a Francia e Germania e ricordando come alle "consultazioni tradizionali tra Francia e Germania si associ, con rinnovato rispetto e considerazione, il governo italiano, ed il suo primo ministro".
Monti: "Lavoriamo per la stabilità finanziaria" - "Continueremo a lavorare per garantire la stabilità finanziaria dell'Unione europea con tutti gli strumenti". Il giorno dopo le dure parole del direttore del Fmi Christine Lagarde secondo cui "un'azione per salvare l'euro è necessaria in meno di tre mesi", il premier, Mario Monti, ribadisce l’impegno dell’Italia nell’affrontare la crisi.
"Abbiamo parlato di prospettiva europea in vista del prossimo appuntamento del Consiglio di fine mese, che avrà come tema la stabilizzazione finanziaria e la crescita economica. La Ue - ha detto Monti nel corso della conferenza stampa seguita all'incontro con il presidente della Confederazione elvetica Evelin Widmer Schlumpf - ha le capacità di compiete scelte importanti all'altezza delle attese".
"Mi attendo che nei prossimi giorni la discussione sulle modalità per rilanciare la crescita si approfondisca in vista delle decisioni operative del prossimo consiglio europeo" ha continuato il premier.
Monti: "No a commenti sull'Italia" - Monti poi ha criticato duramente le parole del ministro delle Finanze austriaco, Maria Fekter che ha parlato di aiuti da dare all'Italia oltre alla Spagna. "Considero del tutto inappropriato che un ministro di uno stato membro della Ue commenti la situazione di un altro stato membro, quindi mi astengo dal fare commenti" ha detto il premier.
Passera: "Comportamento Europa fa indignare" - Critico invece verso la capacità di reazione dell’Unione europea di fronte alla crisi il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. Rispetto alla crisi, ha detto Passera "c'è stata una reazione forte da parte di tutti, "quello che è stato un po' peggio del prevedibile e forse un po' da indignarsi è il comportamento dell'Europa che ha agito aspettando l'ultimo momento prima del dramma".
"L'Ue – ha continuato Passera - ha agito anche con l'ultimo intervento per la Spagna ma, sottolinea Passera, "tutto questo non è sufficiente, noi non possiamo permetterci di farci mettere in crisi dal 3, 4 o anche 10 per cento del Pil e del debito dell'Ue: insieme siamo la forza economica e sociale più importante del mondo", invece "da soli potremmo andare in crisi". Comunque evidenzia il ministro "sono convinto che l'Ue prima di disintegrarsi farà quello che serve, ma dobbiamo pretendere di più". Il ministro è poi tornato ad assicurare: "Troveremo le risorse per il dl sviluppo".
Napolitano: "Non possono decidere solo Francia e Germania" - Sul fronte della crisi dell'euro e dei rapporti con gli altri Stati membri dell'Ue ha parlato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In momenti come quelli attuali, segnati da una crisi che si concentra sull'Eurozona, "non si può restringere l'area della responsabilità e della decisione a due soli Paesi, pur molto legati e influenti", ha detto il capo dello Stato riferendosi a Francia e Germania e ricordando come alle "consultazioni tradizionali tra Francia e Germania si associ, con rinnovato rispetto e considerazione, il governo italiano, ed il suo primo ministro".