Dopo le perquisizioni nelle sedi della banca disposte dalla Procura di Parma, l'amministratore delegato tranquillizza gli investitori: "L'attenzione è massima, non è in discussione né la solidità della banca, né la sua capacità di stare sul mercato"
L'amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena, "allo stato attuale" non si attende "rischi rilevanti di tipo patrimoniale" dall'inchiesta giudiziaria in corso sulla banca senese.
Lo ha detto lo stesso Fabrizio Viola nella conference call di commento alla trimestrale del gruppo.
Quanto ai problemi di reputazione, Viola ha precisato che "l'attenzione è massima", con una comunicazione sia interna sia esterna volta a rassicurare che "non è in discussione né la solidità della banca, né la sua capacità di stare sul mercato".
Ma, anzi, secondo Viola questa vicenda servirà da stimolo, con "la voglia di reagire che può dare ancora più propellente" alle azioni portate avanti dalla banca.
Mercoledì 9 maggio la Procura di Parma ha disposto con la Guardia di Finanza perquisizioni a tappeto nelle sedi della banca, della Fondazione e di numerose istituzioni collegate all'inchiesta che indaga sui modi di finanziamento dell'acquisizione dell'Antonveneta da parte di Mps nel 2008. Tra le ipotesi di reato c'è quella di ostacolo all'attività di vigilanza per ottenere l'autorizzazione da Bankitalia a computare nel capitale core l'emissione Fresh 2008 costruita con JPMorgan. Il capitale di quell'emissione, pari a un miliardo, è stato convertito in azioni per circa 750 milioni e fa parte del Core Tier1 della banca anche ai fini dell'esercizio Eba.
Lo ha detto lo stesso Fabrizio Viola nella conference call di commento alla trimestrale del gruppo.
Quanto ai problemi di reputazione, Viola ha precisato che "l'attenzione è massima", con una comunicazione sia interna sia esterna volta a rassicurare che "non è in discussione né la solidità della banca, né la sua capacità di stare sul mercato".
Ma, anzi, secondo Viola questa vicenda servirà da stimolo, con "la voglia di reagire che può dare ancora più propellente" alle azioni portate avanti dalla banca.
Mercoledì 9 maggio la Procura di Parma ha disposto con la Guardia di Finanza perquisizioni a tappeto nelle sedi della banca, della Fondazione e di numerose istituzioni collegate all'inchiesta che indaga sui modi di finanziamento dell'acquisizione dell'Antonveneta da parte di Mps nel 2008. Tra le ipotesi di reato c'è quella di ostacolo all'attività di vigilanza per ottenere l'autorizzazione da Bankitalia a computare nel capitale core l'emissione Fresh 2008 costruita con JPMorgan. Il capitale di quell'emissione, pari a un miliardo, è stato convertito in azioni per circa 750 milioni e fa parte del Core Tier1 della banca anche ai fini dell'esercizio Eba.