Così il ministro dell'Economia a SkyTG24. "I dati che sono stati calcolati sulla finanza pubblica e sul bilancio pubblico sono tra i migliori rispetto agli altri Paesi". La crisi in Europa? "Servono interventi straordinari". GUARDA L'INTERVISTA
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Come al solito l'Italia viene vista molto meglio dal di fuori che dall'Italia stessa". Lo ha detto Giulio Tremonti, a margine dei lavori dell'Fmi a Washington, ai microfoni di SkyTG24 (guarda il video in alto). "Siamo messi molto meglio di quanto si possa immaginare - ha detto il ministro dell'Economia - i nostri conti sono valutati positivamente. Abbiamo fatto molto più di altri ora dobbiamo fare di meno. Ma bisogna fare di più per la crescita, attraverso un'azione collettiva".
Da Washington - dove ha partecipato ai lavori dell'assemblea annuale del Fondo monetario internazionale (Fmi) insieme ai partner del G20 - non fa il minimo accenno alle polemiche italiane, alla bufera che lo ha coinvolto dopo la sua assenza in aula nel giorno del voto sul caso Milanese.
Lascia parlare i numeri, mandando un messaggio non solo ai mercati - che in questo momento non sembrano nutrire molta fiducia nei confronti del nostro Paese - ma anche a chi in Patria vorrebbe si facesse da parte, desse le dimissioni.
I numeri sono quelli dell'Fmi. Tremonti - che al suo terzo giorno nella capitale statunitense si fa finalmente vivo coi giornalisti - sventola la tabella in cui si mostra la progressione con cui nei prossimi anni crescera' l'avanzo primario italiano, grazie all'opera di risanamento da lui attuata: dal -1,0% del 2009, l'anno della recessione, allo 0,5% previsto per quest'anno, al 2,6% previsto per il 2012, fino al 4,6% atteso per il 2016.
Il ministro sottolinea come si tratti di previsioni migliori di quelle di tanti altri Paesi europei, a partire da Germania e Francia. "Abbiamo forse l'avanzo primario migliore in Europa. E l'avanzo primario - spiega - e' uno degli indicatori più forti per la stabilità di un Paese, uno dei parametri a cui faceva sempre riferimento Ciampi".
A proposito della crisi nel Vecchio Continente Tremonti ha detto che "L'Europa può farcela. Siamo in una realtà straordinaria e non bisogna fare l'errore di metodo e di strategia di affrontare la situazione con mezzi ordinari. Servono strumenti straordinari".
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