Eurostat: in Italia disoccupazione all'8,4%

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I dati provvisori forniti dall'ufficio statistico dell'Ue confermano sostanzialmente i tassi registrati nei mesi precedenti per quanto riguarda inflazione e posti di lavoro. Sono poco più di 23 milioni i cittadini europei in cerca di un impiego

L'inflazione dell'eurozona ad agosto dovrebbe attestarsi all'1,6%.
E' la prima stima diffusa da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione Europea. A luglio il tasso era stato lievemente superiore, pari all'1,7%. Per il dato definitivo sull'inflazione di agosto si dovrà attendere il comunicato di Eurostat del prossimo 15 settembre.

Stabile la disoccupazione - La disoccupazione dell'eurozona a luglio è rimasta stabile al 10%, confermando il dato di giugno. Secondo l'ufficio statistico dell'Unione Europea, nel luglio 2009 la disoccupazione era pari al 9,6%.
Per l'Italia il dato di luglio 2010 è pari all'8,4%, in lieve diminuzione rispetto all'8,5% di giugno ma superiore al 7,9% del luglio 2009.
Tale dato, però, avverte Eurostat, deve essere considerato provvisorio. Anche per l'Ue a 27 stati membri, a luglio la disoccupazione è rimasta stabile rispetto al mese precedente al 9,6%. Era al 9,1% un anno fa.

23 milioni di disoccupati - Eurostat stima i disoccupati nell'Ue a luglio in 23,05 milioni di cui 15,83 nell'eurozona, con un calo rispetto a giugno di 45.000 unità nell'Ue-27 e di 8.000 unità nell'eurozona. Rispetto a luglio del 2009 l'aumento è stato di 1,10 milioni nell'Ue-27 di cui 0,66 milioni nell'eurozona.
Tra gli stati membri, il tasso di disoccupazione più basso è stato registrato in Austria (3,8%) e Olanda (4,4%), mentre il più alto in Spagna (20,3%), Lettonia (20,1%) ed Estonia (18,6%).

Aumentano i trasporti e le comunicazioni - Nel frattempo, l'Istat segnala che sulla base dei dati arrivati finora gli aumenti congiunturali più significativi dell'indice per l'intera collettività (+1,6% tendenziale) si sono verificati per le comunicazioni (+1,2% su luglio), per i trasporti (+1%) e per le bevande alcoliche e tabacchi (+0,3%).
Variazioni nulle si sono registrate nel capitolo abitazione acque ed elettricità, in quello dei mobili e articoli per la casa e in quello dei servizi sanitari, mentre un calo dei prezzi si è registrato per i prodotti alimentari (-0,1%) e per i servizi ricettivi e di ristorazione (-0,1%). Incrementi tendenziali più elevati si sono avuti nei trasporti (+3,8%), per gli altri beni e servizi (+3,3%), per l'istruzione (+2,5%) e per abitazione, acqua e elettricità e combustibili (+2,4%).

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