"Vite - L'arte del possibile": l’ospite della terza puntata è Brunello Cucinelli. VIDEO

Cronaca

L'imprenditore è stato il protagonista del terzo appuntamento del nuovo ciclo di interviste realizzate dal direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis a grandi italiani che si sono distinti nel proprio campo. Durante la puntata, in onda su Sky TG24 ma disponibile on demand e rivedibile anche su Sky Arte il prossimo 5 luglio, si è parlato del suo lavoro, del rapporto con l’Italia, dei giovani e della filosofia

È stato Brunello Cucinelli il protagonista della terza puntata del secondo ciclo di "Vite – L’arte del possibile", una serie di interviste realizzate dal direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis a grandi personaggi italiani. L’incontro con l’imprenditore filosofo - andato in onda su Sky TG24, rivedibile su Sky Arte lunedì 5 luglio alle 19.00 e disponibile On Demand e sul sito Skytg24.it - è stata un'occasione per parlare, fra l’altro, del suo lavoro, del suo rapporto con L’Italia, i giovani e la filosofia. Essere considerato un imprenditore filosofo “mi onora – ha spiegato -. Ma mi onora un po’ di più se mi dicono che sono una persona perbene, se sulla mia tomba scrivessero ‘era una persona perbene che ha amato la bellezza’, perché io devo dire che ho sempre pensato che la bellezza fosse qualche cosa di molto speciale. Vorrei abbellire l’umanità, questo è stato sempre il sogno della mia vita” (LA PUNTATA CON DIEGO DELLA VALLE - L'INTERVISTA AD ALESSANDRO BARICCO).

Cucinelli: "Orgoglioso di essere italiano"

Durante la sua intervista con il direttore De Bellis, Cucinelli ha parlato del suo grande amore per l’Italia e in particolare per Solomeo, dove ha dato vita alla sua azienda: "Ho sempre immaginato che l’essere umano, se ha la possibilità, dovrebbe vivere dove è nato, perché i primi anni della vita ti lasciano qualcosa di forte. La mia anima è qui, sono nato in un paesino a cinque chilometri da qui, questo è il paesino di mia moglie. Quando Jeff Bezos è arrivato coi suoi amici qui in Solomeo, il primo tema che abbiamo trattato è dove sta la nostra anima, perché c’è un luogo dell’anima e quello è quello che tu ti porti dietro per tutta la vita. La nostra nazione – ha proseguito poi - è stata costruita sulla bellezza, sull’architettura, sulle arti, sui grandi valori e non sulla guerra. Io sono fiero onestamente di essere italiano". 

Cucinelli: "Torniamo ad avere stima dell'Italia"

Secondo Cucinelli, infatti, gli italiani sono "persone perbene, siamo una nazione di manifatturieri, siamo i primi al mondo per manifattura di qualità, secondi in Europa solo alla Germania nel totale, le nostre famiglie hanno 10mila miliardi di risparmi. Guardate, siamo solo lo 0,7 per cento della popolazione, ma siamo la settima potenza al mondo.  Quindi torniamo ad avere una grande stima della nostra nazione. Io ho sempre creduto, devo dire la verità, nei grandi ideali".  E sul suo forte legame con l’Italia racconta anche un aneddoto della sua vita di imprenditore: "Un giorno mi telefona qualcuno da Milano dicendo ‘vorrei venirti a parlare perché potresti portare l’azienda in Lussemburgo’. L’ho fatto venire, poi quando è venuto gli ho detto: ‘Mi sembra difficile portarla in Lussemburgo, non ha le ruote, non so come facciamo'".

Cucinelli: "Ai giovani dico di sostituire la paura con la speranza"

Parlando poi del rapporto con i giovani Cucinelli ha spiegato che "i giovani e le loro università e i loro studi sono il seme del creato. Noi padri abbiamo fatto due grandi errori con i nostri figli: prima abbiamo trasmesso loro l’obbligo di avere paura. Allora ai giovani dico oggi: 'sostituite la paura e mettete la speranza, una vita senza speranza non ha logica di essere vissuta. Poi abbiamo fatto ancora un altro grande errore, abbiamo detto: non studi? ‘Andrai a lavorare!’ Abbiamo imputato al lavoro le colpe per non aver studiato. E adesso, comunque, hanno pubblicato dei dati dove il 60 per cento degli uomini, degli esseri umani che hanno avuto successo nella vita non ha studiato quasi niente".

Cucinelli: "Ascoltare con umiltà, coraggio e creatività"

Poi è lo stesso Cucinelli che torna sul "grande valore dell’intelligenza dell’anima fusa a quella dello studio". Giovani che ritiene fondamentali anche per il suo business: "Se alla base di tutto non c’è il prodotto, l’impresa non ha vita lunga. Quindi è fondamentale la focalizzazione nel prodotto perché debba essere competitivo, moderno, attuale, e questo lo si può fare a mio avviso solo se si ha un team di giovani vicino. Perché spesso quando hai successo non ascolti molto". Quindi diventa fondamentele "l’arte di ascoltare con umiltà, coraggio, creatività e grande responsabilità".

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“Vite – L’arte del possibile”

Curato e realizzato dal direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, “Vite– L’arte del possibile” è un ciclo di dieci interviste – quella a Brunello Cucinelli è la terza del secondo ciclo - dedicate al successo e alla capacità di raggiungerlo. Un ritratto professionale e personale di grandi italiani che si sono distinti nel proprio campo: dall’industria al cinema, dalla scienza allo stile fino all’arte e alla letteratura, divenendo noti in tutto il mondo.  Le interviste entreranno anche a far parte della syndication dell’area news del Gruppo Comcast e potranno essere trasmesse anche da NBC. Le interviste di “Vite – L’arte del possibile” sono disponibili anche tra i podcast di Sky TG24, sul sito skytg24.it.

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