Arriva in Gazzetta Ufficiale il provvedimento sui dispositivi di rilevazione della velocità, voluto dal ministro Salvini. Secondo le nuove norme in vigore da giugno, gli autovelox dovranno essere segnalati almeno un chilometro prima dei centri urbani e dovranno avere una distanza minima tra l’uno e l’altro sulla stessa strada. Nel decreto previsti anche i casi nei quali il cittadino può ricorrere alla contestazione immediata della multa
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- Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto Autovelox, annunciato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini durante il question time alla Camera la scorsa settimana. L’obiettivo del provvedimento, in vigore da inizio giugno, è chiaro: disciplinare in modo rigoroso l'uso e la collocazione degli autovelox
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- Verranno introdotte una serie di misure che modificheranno in modo sostanziale l'uso dei rilevatori di velocità. Salvini ha sottolineato che gli autovelox devono essere utilizzati come strumenti di sicurezza e non come un mezzo per aumentare le entrate comunali attraverso le multe
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- Inoltre, tra un dispositivo e l'altro dovranno esserci distanze minime differenziate in base al tipo di strada (urbana o extraurbana) per evitare la serialità delle multe nello stesso tratto di strada. Questo cambiamento mira a garantire maggiore trasparenza e a ridurre l'uso indiscriminato dei rilevatori di velocità
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- La collocazione degli autovelox sarà determinata dai Prefetti e i dispositivi potranno essere posizionati solo in aree ad alto tasso di incidenti, dove è documentata l'impossibilità o la difficoltà di contestazione immediata a causa delle condizioni strutturali della strada
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- Il decreto stabilisce che la velocità rilevata dagli autovelox sarà parametrata a quella prevista dal codice per ciascuna tipologia di strada, come 50 km/h nei centri urbani
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- Sulle strade extraurbane invece, come ha dichiarato Salvini, "i dispositivi potranno essere utilizzati solo per riduzione della velocità non superiore a 20km rispetto al limite ordinario"
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- Questa scelta è stata giustificata da Salvini con l'intento di utilizzare gli autovelox in modo mirato e necessario, come vicino a scuole, asili o ospedali, evitando l'uso di rilevatori di velocità senza una reale esigenza di sicurezza
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- Affinché il cittadino non sia “ingiustamente vessato” dall’uso dei dispositivi, il decreto stabilisce anche i casi in cui si può ricorrere alla contestazione immediata. Viene precisato che è possibile fare ricorso a dispositivi che si trovano a bordo di un veicolo in movimento senza contestazione immediata solo nei casi in cui non sia possibile collocare postazioni fisse o mobili. In generale, però, gli autovelox a bordo delle auto delle forze dell’ordine devono essere adeguatamente riconoscibili
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- Secondo una statistica de Il Sole24Ore, le multe per infrazioni sulle strade sono valse oltre 1,5 miliardi di euro, il 6,4% in più rispetto al 2022 e il 23,7% in più del 2019. I comuni che erogano più sanzioni sono quelli medio-piccoli, con meno di diecimila abitanti, che in totale hanno incassato 238,6 milioni di euro