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Mimmo Lucano resta sindaco di Riace: respinta la richiesta di decadenza

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La decisione è arrivata nella seduta di ieri e fa seguito al provvedimento di metà marzo della prefettura di Reggio Calabria dopo la condanna definitiva a 18 mesi per un falso contestato a Lucano nel processo "Xenia"

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Il consiglio comunale di Riace ha respinto la decadenza da sindaco di Mimmo Lucano, con un voto a maggioranza, un solo astenuto e l'assenza dei 3 consiglieri di opposizione.  La decisione è arrivata nella seduta di ieri e fa seguito al provvedimento di metà marzo della prefettura di Reggio Calabria dopo la condanna definitiva a 18 mesi per un falso contestato a Lucano nel processo "Xenia"

La dichiarazione di Lucano

Lucano, che non era presente, ha commentato: "Non avevo dubbi sulla decisione del Consiglio comunale che avrebbe votato contro la mia decadenza. Spero che la vicenda si chiuda qui, ma se la Prefettura, come ha già annunciato, promuoverà l'azione popolare, ovviamente cercherò di far valere le mie ragioni in tutte le sedi opportune che la legge mi consentirà". "Nel mio caso - ha aggiunto - l'applicazione della legge Severino, per come dicono tutti gli avvocati ed esperti di diritto amministrativo, è assurda. Proprio per questo stiamo pensando di rivolgerci al presidente della Repubblica Sergio Mattarella". Secondo il Viminale, seppur con pena sospesa la condanna rientrerebbe nella fattispecie della legge Severino per la quale Lucano sarebbe stato ineleggibile. La Prefettura può ricorrere al giudice civile. 

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