Femminicidio Erika Preti, Dimitri Fricano torna in carcere. Era ai domiciliari per salute
Cronaca
Il fatto risale all’agosto del 2017, quando l’uomo uccise la fidanzata durante una vacanza in Sardegna. Fricano confessò l’omicidio solo dopo il rientro a Biella e da un anno e due mesi gli erano stati concessi i domiciliari a causa delle sue condizioni di salute. Ora sarà spostato in una nuova struttura detentiva adatta ad accoglierlo
Torna in carcere Dimitri Fricano, l’uomo che nell'agosto del 2017 uccise la sua fidanzata, Erika Preti, mentre si trovavano in vacanza in Sardegna. I due erano originari di Biella e l’uomo confessò l’omicidio solo dopo il rientro a casa. Subito condotto in carcere, da un anno e due mesi gli erano stati concessi i domiciliari a causa delle sue gravi condizioni di salute. Fricano è infatti un fumatore con problemi di obesità ed era arrivato a pesare circa 200 chili. Da allora era in cura all'ospedale di Ponderano ma ora il Tribunale di sorveglianza ha deciso di rigettare la richiesta ai domiciliari presentata dal suo avvocato Elena Chiastellaro. La motivazione del giudice è che ci sono strutture adatte a accogliere Fricano con i suoi problemi di salute. Pertanto, si è subito provveduto a far rispettare l'ordinanza accompagnando l'uomo in carcere a Biella, in attesa della nuova destinazione detentiva.
I domiciliari
L'assegnazione agli arresti domiciliari era temporanea e doveva durare 12 mesi, scadendo quindi lo scorso 7 novembre. Il legale di Fricano, Erica Chiastellaro, aveva quindi presentato una istanza al tribunale per ottenere una proroga di altri 12 mesi. Istanza che è stata rigettata con il conseguente ritorno di Fricano in carcere accompagnato dagli agenti della squadra mobile che lo hanno prelevato a casa sua. Non hanno ancora commentato la notizia i genitori della vittima, Tiziana Suman e Fabrizio Preti, che avevano duramente criticato la scarcerazione e ai quali è già capitato di incrociare Fricano in centro a Biella durante le ore di permesso.
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