Spionaggio contro giornalisti e attivisti, spyware Paragon rescinde contratto con l’Italia
CronacaIl governo italiano non avrebbe risposto alle accuse, mosse dalla società israeliana, di aver usato il loro spyware per hackerare gli account WhatsApp di alcuni oppositori della premier Meloni. La Paragon Solution vende il suo software a clienti governativi che dovrebbero usarlo per prevenire attività criminali: l’azienda ritiene che l’accordo sia stato violato e per questo ha ritirato lo spyware ma il governo nega un coinvolgimento
La società israeliana Paragon Solution, titolare di un software di spionaggio, ha tagliato fuori l’Italia dal contratto per l’utilizzo dello spyware con effetto immediato. Il motivo? Il governo italiano avrebbe violato gli accordi e usato lo strumento per violare gli account WhatsApp di alcuni giornalisti o attivisti italiani politicamente in opposizione alla premier Giorgia Meloni. L’Italia, come riporta il quotidiano israeliano Haaretz, non avrebbe risposto alle accuse mosse dall’azienda che, per questo motivo, ha deciso di ritirare lo spyware dal nostro Paese.
Cosa è successo
È di pochi giorni fa la notizia, resa nota dalla stessa WhatsApp, secondo la quale l’app di messaggistica sarebbe stata hackerata con lo spyware Paragon allo scopo di spiare alcune personalità del mondo del giornalismo e dell’attivismo in Italia. Per dirne alcuni: il direttore di Fanpage Francesco Cancellato e il fondatore della ong Mediterranea Saving Humans, Luca Casarini. Questi account italiani violati si inseriscono in un ben più lungo elenco di 90 persone i cui account sono stati hackerati in circa 20 Paesi del mondo.
Governo italiano nega coinvolgimento
Ieri Palazzo Chigi ha confermato che sette italiani sono stati vittime di un attacco hacker attraverso lo spyware Paragon. Sempre ieri, i democratici Federico Fornaro e Lia Quartapelle hanno depositato alla Camera un'interrogazione parlamentare alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiedendo tra l'altro se il governo italiano è cliente della Paragon Solution. Il governo, da parte sua, ha smentito un suo coinvolgimento ed ha escluso anche un coinvolgimento dell'intelligence.
A cosa serve Paragon
Lo spyware Paragon, dell’omonima azienda Paragon Solution, è un software militare che viene venduto solo a clienti governativi allo scopo di essere utilizzato per la difesa e per la prevenzione di attività criminali. La decisione di rescindere il contratto con l'Italia, come spiega il Guardian, sarebbe avvenuta in seguito alla rivelazione secondo cui Cancellato, Casarini e un altro attivista erano tra le persone prese di mira dallo spyware: soggetti il cui spionaggio non rientra tra le attività per le quali lo spyware può essere usato. La società israeliana ha dunque stabilito che l'Italia ha violato i termini di servizio e il quadro etico concordato nell'ambito del suo contratto.
Haaretz: Paragon lavora solo con entità statali
Il quotidiano israeliano Haaretz sostiene in un articolo che il produttore israeliano di spyware Paragon "lavora esclusivamente con entità statali, tra cui l'establishment della sicurezza israeliano e l'Fbi e altri negli Stati Uniti, fornendo loro capacità di hacking sotto forma di spyware chiamato Graphite". Paragon, aggiunge il quotidiano israeliano, "ha anche un certo numero di clienti in Europa, in particolare nell'Ue, tra cui l'Italia, dove lavora con due diversi enti, un'agenzia di polizia e un'organizzazione di intelligence". È la prima volta, sostiene Haaretz, che l'azienda, recentemente venduta a un appaltatore della difesa americano, viene associata a casi in cui "la tecnologia potrebbe essere stata utilizzata impropriamente".
Ue: Inaccettabile accesso illegale dati cittadini
"Le indagini sono questione che spetta alle autorità nazionali e non alla Commissione europea e ci aspettiamo che verifichino tali accuse. Quello che posso dire, in generale, è che qualsiasi tentativo di accedere illegalmente ai dati dei cittadini, compresi giornalisti e oppositori politici, è inaccettabile, se provato naturalmente". Lo ha detto interpellato sullo spyware Paragon il portavoce della Commissione europea, Markus Lammert, nel corso dell'incontro quotidiano con la stampa. "L'European Media Freedom Act", ha anche ricordato, prevede "garanzie specifiche per i giornalisti".