Roma, la "rinascita" del murale di Liliana Segre e Sami Modiano al Portico d'Ottavia

Cronaca

L’opera, originariamente installata a piazzale Loreto il 30 settembre 2024, è stata oggetto di due azioni vandaliche: il 15 ottobre, le stelle di David sono state sfregiate, e l'11 novembre i volti di Segre e Modiano sono stati cancellati. Questa sera riprenderà vita come segno di bellezza e resistenza nella Capitale

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Il murale che ritrae Liliana Segre e Sami Modiano avrà una nuova vita a Roma. L’opera contro l’antisemitismo celebra due tra gli ultimi testimoni italiani sopravvissuti all’Olocausto. La Fondazione Museo della Shoah di Roma, alla presenza del Sindaco di Roma e del Presidente della Fondazione Mario Venezia, mostrerà il murale questa sera alle 17:30, davanti al Portico d'Ottavia e sotto la targa che ricorda il rastrellamento degli ebrei del 16 ottobre 1943.

Lo sfregio

Il murale ritrae Liliana Segre e Sami Modiano con le divise dei lager e il giubbotto antiproiettile con la stella di David. L’opera, già comparsa a Milano in piazzale Loreto il 30 settembre 2024, è stata oggetto di due azioni vandaliche: il 15 ottobre, le stelle di David sono state sfregiate, e l'11 novembre i volti di Segre e Modiano sono stati cancellati. La rimozione definitiva, avvenuta il 2 dicembre, ha suscitato indignazione a livello nazionale e internazionale. La decisione di trasferirlo a Roma, nel contesto della Fondazione Museo della Shoah, non è solo un atto di protezione, ma anche un messaggio contro l'odio e l'intolleranza. Questa acquisizione sottolinea l'importanza di custodire la memoria attraverso l'arte ed è un potente monito contro l'antisemitismo e il negazionismo.

Approfondimento

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Resistenza

“Quando abbiamo appreso la notizia dello sfregio al murale a Milano, siamo stati sopraffatti dall'indignazione” afferma Mario Venezia, Presidente della Fondazione Museo della Shoah “Un gesto vile e insensato che non solo colpisce l'arte, ma tenta di ferire il cuore stesso della Memoria. Ma non ci siamo arresi a questa violenza simbolica” continua Venezia “Abbiamo trasformato la rabbia in un atto di bellezza e resistenza, prendendo contatto con l'artista, che ha saputo reinventare l'opera e realizzarne una nuova versione a Roma”. aleXsandro Palombo è uno tra gli artisti internazionali più riconosciuti e impegnati sulle tematiche di rilevanza sociale. Tra le sue opere pop più famose al mondo dedicate alla Shoah c’è l’iconica serie “I Simpson deportati ad Auschwitz” definita un colpo di genio dal quotidiano ebraico americano The Forward.

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