I ladri, dopo aver legato il vigilante e la governante, hanno rubato una cassaforte con all'interno gioielli e orologi di lusso. Agnelli, che stava dormendo, non è stata svegliata e non si è accorta di nulla. Resta ancora da quantificare il bottino. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo investigativo di Ostia e della compagnia di Civitavecchia, che indagano sulla vicenda
La villa di Maria Sole Agnelli, sorella dell'avvocato Gianni Agnelli e zia del presidente di Stellantis John Elkann, è stata rapinata. È successo questa notte a Torrimpietra, vicino a Roma. Poco prima della mezzanotte una banda di rapinatori, composta da quattro o cinque persone, ha fatto irruzione nella tenuta di 320 ettari di terreno. I ladri, armati e a volto coperto, hanno legato il vigilante e, una volta entrati in casa, hanno immobilizzato anche la governante. Successivamente, hanno rubato una cassaforte con all'interno gioielli e orologi di lusso. Resta ancora da quantificare il bottino, che secondo gli investigatori sarebbe consistente. Agnelli, 99 anni, stava dormendo e durante la rapina non si è accorta di nulla.
La rapina
Dopo aver preso la cassaforte, i ladri sono scappati facendo perdere le proprie tracce e lasciando legati i due collaboratori di Agnelli. L'allarme è scattato solo quando il vigilante è riuscito a liberarsi e a contattare il 112, il numero unico di emergenza. Nella tenuta di Torrimpietra sono intervenuti i carabinieri del Nucleo investigativo di Ostia e della compagnia di Civitavecchia, che sono attualmente impegnati nelle indagini. Nell'abitazione sono stati effettuati rilievi per evidenziare qualche traccia dei responsabili. Gli investigatori hanno ascoltato anche i due testimoni che, fortunatamente, sono rimasti illesi. Nel frattempo, le immagini delle telecamere di videosorveglianza della villa e quelle lungo tutte le strade della zona sono al vaglio degli inquirenti. Secondo quanto si apprende, non è il primo colpo che viene messo a segno nella stessa zona, pare con lo stesso modus operandi. Ciò fa supporre che gli autori possano essere gli stessi di precedenti furti.
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