Incidente lago di Como, avvocato: “Non c'è stato errore umano"

Cronaca

Non sarebbe stato alcun errore umano a causare l’incidente che, la sera dell'Epifania del 2024, ha portato alla morte di Morgan Algeri e Tiziana Tozzo. I due, al primo appuntamento, erano finiti nel lago di Como con l’auto del 38enne sfondando il parapetto di un parcheggio

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Non sarebbe stato alcun errore umano a causare l’incidente che, la sera dell'Epifania del 2024, ha portato alla morte di Morgan Algeri e Tiziana Tozzo. I due, al primo appuntamento, erano finiti nel lago di Como con l’auto del 38enne sfondando il parapetto di un parcheggio. A distanza di un anno l’avvocato che tutela la famiglia dell'uomo, Giovanni Giorgino, avanza l’ipotesi di un problema al cruise control della vettura.

Le segnalazioni

"Dal veicolo sono state estratte alcune componenti elettroniche, poi fatte analizzare all’estero dalle case produttrici — ha spiegato l’avvocato Giorgino —. L’obiettivo principale era estrarre, in piena sicurezza rispetto all’eventuale presenza di acqua, i dati elettronici per riscontrare la possibile presenza di anomalie e ricostruire il grafico delle velocità con le pressioni sul pedale dell’acceleratore". "Le segnalazioni spontanee ricevute nel corso di questi 12 mesi, riguardanti altri incidenti simili, sono state molteplici e provenienti da diverse regioni italiane — ha confermato ancora l'avvocato —. Sono indicazioni di altri proprietari o conducenti incorsi in incidenti causati dal comportamento anomalo dei loro veicoli, anche di diverso modello e marca, quasi sempre legato a problemi di elettronica, talvolta correlato anche all’utilizzo del cruise control. Sono preziose perché hanno rappresentato una fonte unica di dati, circostanze ed elementi tecnici nuovi che hanno consentito di comprendere dinamiche ed effettuare ricostruzioni difficili da ottenere diversamente".

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I fatti

La sera del 6 gennaio dell'anno scorso Morgan Algeri e Tiziana Tozzo si trovavano a bordo di un Suv Mercedes Glc nel parcheggio di villa Geno, a Como. Il 38enne aveva comprato quell'auto solo pochi mesi prima e quella sera era uscito per il primo appuntamento con la 45enne di Cantù. Ad un certo punto, il Suv è partito all'improvviso e, ad alta velocità, ha sfondato il parapetto finendo in acqua. Dall'autopsia è emerso che Morgan avrebbe tentato fino all'ultimo di liberarsi e di far uscire dall'abitacolo Tiziana, senza però riuscirci. Come riportato da La Provincia di Como, l'avvocato Giorgino ha spiegato che "dal veicolo sono state estratte alcune componenti elettroniche, poi fatte analizzare all’estero dalle case produttrici". Lo scopo era quello di estrarre i dati che avrebbero permesso di riscontrare eventuali anomalie e capire se l'accelerazione dell'auto era riconducibile alla pressione sul pedale da parte del guidatore. Secondo le prime ricostruzioni, che dovranno essere poi confrontate con le indagini della Procura comasca, non ci sarebbe stato alcun errore umano. 

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