In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Corvetto, padre di Ramy: "Basta violenza, questo non è bene". Sabato fiaccolata in ricordo

Cronaca

Come già fatto all'indomani dei disordini scoppiati in quartiere, Yehia Elgaml, padre di Ramy, intervistato da Telelombardia, ha mandato "un messaggio a tutte le persone che hanno fatto queste brutte cose, questi disordini: io non voglio che accada come l'altro ieri, basta casino, basta violenza. Basta fermare le strade, basta, questo non è bene per Ramy". Intanto 'Verità per Ramy e Fares' è lo slogan con cui è organizzata sabato sera una fiaccolata in piazza Gabrio Rosa, nel quartiere Corvetto di Milano

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

"Ramy non ricordava più la lingua araba, parlava italiano, si sentiva italiano": lo ha detto alla trasmissione Iceberg di Telelombardia - in onda stasera alle 20.30 - Yehia Elgaml, il padre del 19enne deceduto in un incidente stradale in scooter - era il passeggero - nella notte fra sabato e domenica, durante un inseguimento con i Carabinieri. Alla sua morte sono seguite notti di disordini nel quartiere Corvetto, periferia sud di Milano. "Tutta la mia vita sta andando male, io senza Ramy mi sento senza il cuore, anche mia moglie - ha detto il padre del giovane  - è senza il cuore". 

Papà Ramy: " Basta fermare le strade, basta, questo non è bene per mio figlio"

Come già fatto all'indomani dei disordini scoppiati in quartiere, Yehia Elgaml ha mandato "un messaggio a tutte le persone che hanno fatto queste brutte cose, questi disordini: io non voglio che accada come l'altro ieri, basta casino, basta violenza. Basta fermare le strade, basta, questo non è bene per Ramy". "La nostra famiglia - ha sottolineato - non c'entra nulla con questi scontri. Io voglio solo la verità, grazie ancora al sindaco di Milano Giuseppe Sala, grazie mille a lui, mi ha chiamato e mi ha fatto le condoglianze". Yehia ha poi raccontato com'era il figlio: "Ramy era contento, sempre sorridente, sempre elegante, sempre vestito bene, profumato. Ramy rideva sempre, a tutto il quartiere piaceva perché è un bravo ragazzo. Ramy è arrivato qui a 8 anni, vive qui da 10 anni: domenica è uscito dicendo che andava con amici, gli ho detto vai e non fare tardi". Ora "ho fiducia della giustizia, rispetto la legge italiana. Questo Paese è il secondo Paese per noi, anzi non il secondo è il primo: l'Italia è la prima patria per noi. Vogliamo solo vedere le telecamere e avere giustizia. Chi parla di una rapina sbaglia: mio figlio si è sempre guadagnato i soldi lavorando, faceva l'elettricista. Io anche sono venuto in Italia e ho scelto l'Italia per avere un futuro, per me è il Paese più bello del mondo". "Non dormo più dalla notte dell'incidente, domani prima dell'autopsia potrò riabbracciare mio figlio per l'ultima volta" conclude il padre del giovane, mostrando alle telecamere "dove dormiva Ramy, ora il letto è vuoto, ci sono solo fiori".

Leggi anche

Corvetto, la rabbia del quartiere per la morte di Ramy Elgaml

Sabato a Corvetto fiaccolata per la 'verità su Ramy'

'Verità per Ramy e Fares' è lo slogan con cui è organizzata sabato sera una fiaccolata in piazza Gabrio Rosa, nel quartiere del capoluogo lombardo. "Il 30 novembre la famiglia, gli amici e le amiche organizzeranno una fiaccolata commemorativa a Milano, nel quartiere di Corvetto, da Gabrio Rosa a Ripamonti" scrive il coordinamento antirazzista sui social invitando a diffondere l'appuntamento per cui non è ancora stato fissato l'orario. "In questi giorni una retorica razzista e securitaria è l'unica risposta a cui viene dato spazio dai Media e le uniche soluzioni pensabili dalle Istituzioni, da sempre assenti nel quartiere, sono punizioni collettive, la criminalizzazione dei giovani, posti di blocco e ulteriore ghettizzazione del quartiere Corvetto" continua il post. "La rabbia che vediamo in atto è frutto di anni di mancati investimenti sui servizi alla persona, sulla mediazione e sul contrasto alla povertà educativa. Ci uniamo a chi chiede di accertare la verità dei fatti e di vedere le riprese delle telecamere". 

Leggi anche

Chi era Ramy Elgaml, il 19enne morto a Milano Corvetto