Nuova legge: anche persone senza fissa dimora in Italia potranno avere il medico di base

Cronaca

Approvata all'unanimità dal Senato mercoledì 6 novembre, era stata inizialmente proposta dal deputato del PD Marco Furfaro per colmare un vuoto normativo. Questo vuoto prevedeva che, per accedere all'assistenza del servizio sanitario nazionale, una persona dovesse per forza indicare il suo indirizzo di residenza, anche se non lo possedeva

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Anche le persone senza fissa dimora in Italia avranno diritto al medico di base. È quanto sancito dalla legge approvata dal Senato mercoledì sei novembre e che vuole assicurare il diritto all’assistenza sanitaria anche a questa categoria di persone. La proposta era stata presentata dal deputato del Partito Democratico Marco Furfaro, che aveva messo in luce un vuoto normativo per il quale, per accedere all'assistenza sanitaria del servizio sanitario nazionale, una persona doveva obbligatoriamente indicare il suo indirizzo di residenza.

Il vuoto normativo

Fino ad oggi, per aggirare il vuoto normativo, le persone senza fissa dimora venivano fatte iscrivere all'anagrafe attraverso un indirizzo fittizio utilizzato dai Comuni proprio per questi casi, oppure che faceva riferimento a enti come associazioni e simili. Si trattava però di una via temporanea e che, secondo Furfaro, interessava più di 100 mila persone molto vulnerabili anche a causa delle loro condizioni di vita.  La nuova legge, approvata all'unanimità, ha istituito un fondo da un milione di euro all’anno per il 2025 e il 2026 che finanzierà un programma sperimentale da attuare in tutte le città metropolitane d’Italia.

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