Università e lavoro, Economia: quali indirizzi offrono migliori prospettive?

E poi c’è Economia. Che quando si parla di università e lavoro non può non saltar fuori. Perché l’ambito economico, da sempre, è uno di quelli che offrono le maggiori opportunità di occupazione. E infatti capita che “Vabbe’ faccio Economia” perché tanto si va sul sicuro. Ma non tutti gli indirizzi sono uguali. E dunque, vale la pena dare un’occhiata un po’ più nel dettaglio alle differenti classi di laurea del settore per capire meglio. Perché sì, è difficile sbagliare da queste parti ma fare scelte più consapevoli è sempre preferibile. UNIVERSITÀ E LAVORO, LE PUNTATE PRECEDENTI: I corsi che fanno lavorare di più Professioni sanitarie Ingegneria Occupazione Dall’82% circa al 91%. Sono le percentuali di laureati nei vari indirizzi di Economia che, a tre anni dal conseguimento del diploma, hanno trovato lavoro. Da otto su dieci a nove su dieci. Niente male. Anzi, molto bene. Parliamo di laurea magistrale biennale, ricordiamolo, e in testa a questa classifica si piazza l’indirizzo finanziario , seguito da Scienze economico-aziendali e Scienze dell’economia: entrambi ben sopra l’85%. Un po’ più in basso, gli ambiti di studio che guardano all’ambiente, alla cultura e al turismo. Anche qui, comunque, le chance di impiego restano piuttosto alte. Stipendi Lavoro sì. Ma la paga? Anche questa è una variabile importante nella vita di una persona. E anche questo aspetto merita di essere tenuto in conto quando si ragiona su quale tragitto universitario intraprendere. In campo economico, se si passa dalle percentuali di occupazione agli stipendi, il quadro non cambia. Le classi di laurea che offrono maggiori chance di essere assunti sono le stesse che garantiscono - sempre a tre anni dalla fine degli studi - le buste paga più sostanziose. Si va dai 1.820 euro netti mensili medi per Economia e Finanza ai 1.703 di Scienze economiche aziendali. Salari in media più bassi per Scienze economiche per l’ambiente e la cultura e Progettazione e gestione dei sistemi turistici . Maschi e femmine Le paghe, però, non sono uguali per tutti. Nel mercato del lavoro italiano , per esempio, gli uomini tendono a guadagnare più delle donne. Vale anche per gli impieghi ottenuti da chi proviene dai vari corsi di economia di cui stiamo parlando. In tutti gli indirizzi a parte uno, Progettazione e gestione dei sistemi turistici, la differenza tra laureati maschi e femmine è superiore ai 100 euro netti mensili. Sempre a favore degli uomini, non c’è neanche bisogno di dirlo. Dal punto di vista percentuale, il divario più ampio riguarda Scienze economico-aziendali , seguito da Scienze economiche per l'ambiente e la cultura . Decisamente più equilibrata la situazione tra coloro che hanno trovato un lavoro dopo avere completato gli studi di Progettazione e gestione dei sistemi turistici: qui la differenza, sia in termini assoluti che percentuali , è relativamente piccola. Efficacia Sì ma quando davvero serve nel mio lavoro la laurea che prenderò? La domanda è legittima. E i dati AlmaLaurea consentono di rispondere con cognizione di causa. Quella dei laureati nei loro impieghi. Anche in questo caso il responso non è uniforme. La percentuale arriva al 60% o quasi di coloro che definiscono “efficace” o “molto efficace” la loro laurea nel caso di Finanza e Scienze economico-aziendali e Scienze dell’economia. Il valore risulta decisamente più basso, sotto il 50%, per gli altri due indirizzi. Il che significa che il corso in questione prepara meno rispetto a quello che il mercato del lavoro chiede. O che non tutti tra coloro che si laureano trovano poi un impiego nell’ambito attinente.