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Suicidio 15enne, si indaga per istigazione. Valditara: profondo dolore, eradicare bullismo

Cronaca

Il 15enne si è tolto la vita il 14 ottobre all'interno di un casale a Montignano, frazione di Senigallia, utilizzando l'arma di ordinanza del padre. La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio. “Il ministero si è subito attivato per verificare, per quanto di propria competenza, le dinamiche dell'accaduto”, ha dichiarato il ministro dell'Istruzione

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"Profondo dolore e sgomento”. Così il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha espresso il suo cordoglio ai genitori di Leonardo, il 15enne che il 14 ottobre si è tolto la vita all'interno di un casale a Montignano, frazione di Senigallia (Ancona), utilizzando l'arma del padre. La Procura di Ancona che indaga sulla tragedia ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio: le indagini sono rivolte alla sfera delle amicizie del giovane e tra le ipotesi c'è quella del bullismo. “Il ministero - ha dichiarato Valditara - si è subito attivato per verificare, per quanto di propria competenza, le dinamiche dell'accaduto”.

Valditara: “Eradicare bullismo dalla società”

Contro il bullismo si muove anche il governo, come dichiarato da Valditara. “Al di là delle singole responsabilità, che saranno accertate nelle sedi opportune, non possiamo tollerare che il bullismo diventi un tratto di una certa gioventù. Dobbiamo eradicarlo dalla società - ha affermato - partendo dalla scuola e in collaborazione con le famiglie. È importante ripristinare, proprio a partire dalla scuola, alcuni principi, quali il rispetto delle regole, il valore assoluto della persona umana, la responsabilità individuale. Perché la scuola deve essere sempre un luogo sereno di crescita per tutti i nostri ragazzi. Per questo continueremo a lavorare con ancora maggiore decisione per contrastare la cultura della violenza e della prepotenza, dell'insulto e del dileggio".

Le indagini

L’ipotesi degli investigatori ruota attorno ad atti di bullismo che potrebbero essere la causa del suicidio del 15enne. I carabinieri lavorano in modo serrato e nel massimo riserbo per tutelare la privacy della vittima mentre cercano di delineare il contesto nel quale è maturata la decisione di Leonardo. L’'induzione al suicidio è motivo per il quale la Procura di Ancona ha aperto un fascicolo, tuttora contro ignoti. In ballo ci sarebbe il coinvolgimento di altri minorenni. Intanto, nella giornata di oggi è stato conferito l'incarico a Luca Russo per le verifiche sui dispositivi informatici come cellulare, playstation e pc portatile di giovane. Nel pomeriggio prevista anche l'autopsia a Torrette a cura del medico legale Eva Montanari. 

Madre denuncia bullismo contro il figlio

A parlare di atti di bullismo e di quotidiano accanimento nei confronti del ragazzo è la madre che dopo il ritrovamento del corpo del figlio ha formalizzato la denuncia. Come riferito dalla legale della famiglia, Pia Perricci, la madre di Leonardo ha indicato due nomi e ha descritto un terzo ragazzo come possibili responsabili di atteggiamenti volgari e denigratori nei confronti di Leonardo. Pare inoltre che il 15enne, esasperato dai comportamenti dei coetanei, aveva anche espresso ai genitori il desiderio di cambiare scuola. Stando alle prime dichiarazioni della dirigente all'Istituto alberghiero Panzini non era mai scattato alcun allarme. Per questo le verifiche dei carabinieri prenderanno in esame i messaggi all'interno del telefono cellulare del quindicenne e le testimonianze, sia nell'ambito scolastico che nella cerchia degli amici, per ricostruire se c'è stato un tale accanimento. Il coordinamento investigativo è nelle mani delle due procure, ordinaria e minorile.