Alla Cittadella degli Archivi di Milano è stato inaugurato il murale “Respiro” realizzato dall’artista Gianluca Patti, un intervento artistico che unendo arte e sostenibilità trasforma lo spazio urbano in un manifesto di consapevolezza ambientale. Un’opera per un futuro più green grazie all'utilizzo di vernici ecosostenibili, le quali, grazie a una speciale nanotecnologia di ultima generazione, sono capaci di disgregare in modo naturale i principali agenti inquinanti presenti nell’aria
Ripensare gli spazi urbani all’insegna delle zone di verde, specialmente a Milano, con luoghi accessibili a tutti i cittadini. Animato da questo slancio l’artista Gianluca Patti ha creato un murale dal titolo "Respiro” che è stato inaugurato proprio nel luogo che ha ispirato l’opera: la Cittadella degli Archivi di Milano. L'intervento artistico, sin dal titolo, vuole richiamare la funzione vitale per eccellenza, ma anche e soprattutto agire come un invito a prendere coscienza della questione ambientale. Una call to action indirizzata a cittadini e istituzioni, che lo stesso artista spiega: "Torniamo a trascorrere tempo di qualità all’aperto, torniamo a respirare aria pulita, a muoverci, a socializzare. Torniamo a riappropriarci di quegli spazi che ci appartengono e che non devono necessariamente essere divorati dal cemento".
Un'opera, nuovi alberi piantumati
Una sorta di riflessione sulla nostra responsabilità verso l’ambiente, su come scelte individuali e professionali possano contribuire a un futuro più “green”. Da qui passa la scelta di Patti di adoperare le vernici fotocatalitiche brevettate da REair, company di ricerca, sviluppo e produzione nel campo delle eco-tecnologie, allineando soggetto e tecnica in un connubio che dimostra un profondo rispetto per l’ambiente. Questo perchè l'opera è creata con una nanotecnologia capace di disgregare in modo naturale i principali agenti inquinanti presenti nell’aria per un equivalente di cinque nuovi alberi piantumati. È per questo che oltre ad avere una funzione estetica e a fungere da catalizzatore per la consapevolezza ambientale nella comunità di Milano, “Respiro” contribuisce attivamente al disinquinamento in una delle aree più densamente popolate d’Italia. Come a dire: arte ed ecosostenibilità possono coesistere.
Il significato dell'opera
Un’opera personale e insieme universale in cui l’utilizzo delle macchie di colori echeggiano le corse e i giochi nel parco, i profumi della primavera e i colori accesi e vividi dell’autunno lombardo. Ma l’artista si rivolge anche alle nuove generazioni, raccontando loro di ciò che è stato e che potrebbe divenire. L’opera, una donazione da parte dello Studio Bastianelli&Calloni, diventa così un invito a fermarsi e a prendere coscienza dello stato dell’arte e allo stesso tempo a non smettere di guardare oltre il limite architettonico del muro, ad attraversarlo e andare in profondità, a non avere paura di sognare un futuro diverso. A fare da ponte tra una dimensione e l’altra, un simbolo su tutti: quello del muro. Proprio questo diventa un elemento centrale, oltre che una nuova superficie da sperimentare. “La mia generazione è cresciuta e si è confrontata con il «Muro di Berlino» e con ciò che ha significato per tutti noi. Mi guardo attorno e vedo la mia città ricca di murales e penso che in fondo siano tante storie che raccontano la vita di tutti noi. Ora tocca a me farlo! Lasciare la mia impronta in un luogo così importante come la Cittadella degli Archivi, un luogo magico che racconta la storia della città custodendo documenti che risalgono al 1800”, dichiara l’artista nel testo curatoriale scritto da Giorgia Ligasacchi ed Ester Candido e ospitato all’interno del catalogo che presto vedrà la pubblicazione. Insomma "Respiro” è una dichiarazione d’intenti e un atto di impegno verso un mondo più verde.