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Napoli, ucciso da un parente per un debito da 5mila euro. L'assassino fermato a Milano

Cronaca
©Ansa

Sarebbe stato assassinato da un parente per un debito di appena 5mila euro, sulla cui natura sono ancora in corso accertamenti, Luigi Procopio, ucciso a colpi di pistola lo scorso 30 settembre nella zona della Duchesca, nel centro di Napoli. Il fermato si chiama Antonio Amoroso ed è un parente acquisito di Procopio: sarebbe infatti nipote della moglie della vittima

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Svolta nelle indagini sull'omicidio di Luigi Procopio. Nella tarda serata di ieri il personale della Squadra Mobile di Napoli, con l’ausilio del personale della Squadra Mobile di Milano ed il supporto tecnico del Servizio Centrale Operativo, ha fermato un uomo a Milano, era l'unico indagato. Secondo le indagini Procopio sarebbe stato assassinato da un parente per un debito di appena 5mila euro, sulla cui natura sono ancora in corso accertamenti. Il fermato Antonio Amoroso è un parente acquisito di Procopio: sarebbe infatti nipote della moglie della vittima.

Il clan

Il fratello di Antonio Amoroso, venne ucciso nel 2017 in un agguato di stampo camorristico nel corso del quale vennero esplosi oltre una decina di colpi di arma da fuoco: si chiamava Eduardo Amoroso, aveva 52 anni, e venne assassinato insieme con Salvatore Dragonetti, 44 anni, entrambi ritenuti affiliati al Clan Mazzarella e legati alla famiglia Giuliano. Il duplice omicidio si verificò in vico Pergola, nel quartiere Vicaria, di Napoli.

L'omicidio a Napoli

L'uomo è destinatario di un decreto di fermo emesso nei giorni scorsi  dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli che coordina le indagini. Il 45enne venne assassinato a colpi di pistola in presenza del figlio di 11 anni.

 

 

 

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