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Crotone, resta in carcere l'attivista curda accusata di essere una scafista

Cronaca

La 29enne è stata identificata come aiutante del capitano da 2 dei 77 migranti che viaggiavano con lei su un'imbarcazione arrivata nella località di Gabella, vicino a Crotone. Tramite i suoi legali, aveva chiesto una modifica delle misure cautelari, dal carcere ai domiciliari, che è stata rifiutata

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Resta in carcere l’attivista curda Maysoon Madjidi, 29 anni, arrestata a Crotone nel 2023 e accusata di essere una scafista da alcuni migranti che viaggiavano con lei verso l’Italia. La nuova istanza di modifica delle misure cautelari, dal carcere di Reggio Calabria ai domiciliari, è stata rifiutata dal giudice Edoardo D'Ambrosio.

Cosa è successo

Madjidi era stata identificata da 2 dei 77 profughi sbarcati nella spiaggia di Gabella, a nord di Crotone, come l’aiutante del capitano dell’imbarcazione, Akturk Ufuk, reo confesso e a processo con rito abbreviato. "Mi accusate di aver aiutato i passeggeri durante il viaggio e poi mi dite che sono una scafista perché non li ho aiutati a sbarcare ma sono fuggita”, ha detto in Tribunale.

E ha continuato: “Come posso essere una scafista se sono stata costretta a stare con altre decine di persone in un sotterraneo in attesa dei camion per andare a imbarcarci? Come posso essere una scafista se, come avete anche detto voi, ho continuato a cercare i soldi per pagarmi il viaggio fino a tre giorni prima della partenza? Ho chiesto un prestito al partito Komala, di cui io e mio fratello eravamo membri, per poter partire".

La testimonianza della polizia giudiziaria

Durante l’udienza sono state ascoltate le testimonianze degli operatori di polizia giudiziaria che hanno proceduto al fermo di Madjidi. Il tenente della Guardia di finanza, Gaetano Barbera, all'epoca comandante del nucleo navale, ha risposto alle domande del pm, Maria Rosaria Multari, ricostruendo i fatti e ribadendo la validità delle accuse raccolte nel corso dell'indagine. All'ufficiale è stato anche chiesto dal presidente del Tribunale se sui telefonini degli imputati analizzati in modo profondo ci fossero video o foto che riprendono Madjidi mentre aiuta il capitano. La risposta è stata negativa.

Perché sono stati ascoltati solo 2 dei 77 migranti

Il giudice D’Ambrosio ha poi chiesto come mai sono stati sentiti solo due migranti: "Stiamo parlando del 31 dicembre - ha risposto Barbera -. Era attività che doveva fare la polizia e che è stata passata a noi perché c'era il Capodanno Rai e loro dovevano gestire l'ordine pubblico. Si è cercato di fare il massimo in quel caso. Non ne abbiamo ascoltati altri perché dopo qualche giorno sono andati via". 

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