Lampedus'Amore, torna il premio giornalistico Cristiana Matano

Cronaca
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Con i loro elaborati nel segno dei diritti umani Edith Meinhart, Francesca Ghirardelli, Laura Bonasera e Dario Artale  sono i vincitori dell’edizione 2024 del premio giornalistico internazionale dedicato alla memoria di Cristiana Matano. La consegna l’8 luglio a Lampedusa nella serata in cui saranno ospiti Ficarra e Picone e Patrick Zaki.

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 Cultura e scrittura si intrecciano con l’amore e l’impegno sociale, sullo sfondo del mare che circonda Lampedusa, l'isola tanto amata da Cristiana Matano,  la giornalista andata via troppo presto ma mai dimenticata da colleghi e amici e a cui è dedicato il festival Lampedus’amore. La nona edizione si svolge tra il 6 e l’8 luglio alla presenza di artisti, parlamentari europei neoeletti in Sicilia e l’attivista egiziano Patrick Zaki, concludendosi con la proclamazione dei vincitori: Edith Meinhart (Profil) per la stampa estera, Francesca Ghirardelli (Avvenire) per la stampa e web nazionale, Laura Bonasera (La7) per la tv nazionale e Dario Artale (ZetasLuiss.it) per la categoria Under 30. I riconoscimenti assegnati dalla giuria presieduta da Riccardo Arena (Giornale di Sicilia) e composta anche da Gaspare Borsellino (Italpress), Felice Cavallaro (Corriere della Sera), Raffaella Daino (Skytg24), Enrico Del Mercato (la Repubblica), Roberto Gueli (Rai), Xavier Jacobelli (Tuttosport), Francesco Nuccio (Ansa), Elvira Terranova (AdnKronos) e Trisha Thomas (Associated Press). 


Il tema dell’edizione 2024 è il connubio guerre-migrazioni, in aggiunta a quelli dell'accoglienza, dell’integrazione e dei diritti umani, importanti  quanto il rilancio di un giornalismo di qualità, fatto di reportage e inchieste laddove l’assenza di pace mette a rischio l’incolumità e la vita del giornalista. Il tutto in una terra, Lampedusa, collocata al centro del Mediterraneo e da sempre teatro di approdi e confronto tra popoli, ma dove negli ultimi tempi la mancata distribuzione dei quotidiani mette in pericolo la diffusione sul territorio di un’informazione di livello.

 

Lampedus’Amore, Premio giornalistico internazionale Cristiana Matano, in programma dal 2016 per ricordare la giornalista di origine campana che oggi riposa a Lampedusa, inizia sabato 6 con lo spettacolo teatrale “Emigranti”, tratto dal testo originale del drammaturgo polacco Slawomir Mrozek: sul palco, con la regia di Massimiliano Bruno, gli attori Marco Landola, Andrea Venditti e Francesca Anna Bellucci.

 

Domenica 7 l’incontro con Patrick Zaki nell’archivio storico di Lampedusa; l’attivista egiziano presenterà il proprio libro Sogni e illusioni di libertà, edito da La nave di Teseo. La serata sarà invece all’insegna del jazz, con la presenza a piazza Castello dei musicisti Raphael Gualazzi e Simona Molinari.

 

Lunedì 8 la mattina sarà dedicata al convegno ‘L’Europa uscita dalle urne e l’arresa per il voto americano. Come raccontare un mondo al bivio e senza pacè, con la presenza dello stesso Zaki, di alcuni europarlamentari neoeletti e di numerosi rappresentanti della stampa (incluso il presidente nazionale dell’Ordine Carlo Bartoli): il confronto si svolgerà all’aeroporto di Lampedusa. La sera, per chiudere la kermesse, piazza Castello sarà teatro della cerimonia di consegna dei premi giornalistici. Per l’occasione verrà conferita la cittadinanza onoraria alla conduttrice televisiva Donatella Bianchi e al maggiore dei Carabinieri Marco La Rovere. Tra gli ospiti della serata Ficarra e Picone e la cantautrice Anna Castiglia.


“Abbiamo trasformato Lampedusa in un laboratorio culturale fatto di incontri e scambi tra gente che incontra sull’isola e gente che ci vive tutto l’anno" – racconta Filippo Mulè. "Da quando Claudio Baglioni mi assegnò l’etichetta di capitano alla prima edizione di Lampedus’amore non me la sono tolta più. In nove anni abbiamo dato fisicità ai nostri sogni: quando siamo partiti avevamo tante idee, ma non sapevamo fino a che punto saremmo potuti arrivare”. L’auspicio è che da Lampedusa emerga con forza come “non ci può essere futuro senza pace, umanità e integrazione tra popoli: rilanceremo questo messaggio da un luogo simbolo di accoglienza a livello mondiale”. 

 

 

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