Oltre 400 chilogrammi di esplosivo hanno fatto brillare tre archi metallici del viadotto Gravagna, lungo la A15 fra Parma e La Spezia. La demolizione, avvenuta con successo e in sicurezza, ha dato vita a uno spettacolo pirotecnico
Uno spettacolo di fuochi e luci ha concluso un'operazione tanto importante quanto delicata lungo la A15 fra Parma e La Spezia: tre archi metallici a sostegno di una carreggiata del viadotto Gravagna sono stati demoliti grazie alla detonazione di 400 chilogrammi di esplosivo C4 e al lavoro di 60 operai. L'intervento, eseguito dalla società Itinera, si è svolto fra i caselli di Pontremoli e Berceto a partire dal 19 giugno. Le cariche di esplosivo sono state fatte scoppiare nelle notti del 19 e del 20 giugno. L'obiettivo - raggiunto senza mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori - era l'ammodernamento del tratto autostradale, progettato decenni fa per carichi di traffico ben inferiori a quelli attuali.
Demolizione hi-tech
Per demolire tre archi dal peso di 160 tonnellate ciascuno, i lavori sono iniziati già nell'autunno del 2023. La sicurezza nel cantiere è stata garantita anche dall'installazione un sistema di monitoraggio costituito da 90 inclinometri e 90 accelerometri, in grado di registrare eventuali onde d'urto eccessive verso le parti non demolite. L'intervento ha fatto parte di un programma di demolizione e ricostruzione dell'intero viadotto, uno dei 177 della A15, nell'ambito del piano di modernizzazione della tratta gestita da Salt, società del gruppo Astm.