E' stato richiesto il rinvio a giudizio per Lucio Iorillo la cui figlia si suicidò pochi mesi dopo la violenza subita
Avrebbe pagato un killer per l'omicidio di Giuseppe Matarazzo, il pastore di 45 anni accusato di aver violentato nel 2007 sua figlia, allora 15enne, suicidatasi pochi mesi dopo la violenza. Questa l'accusa, con richiesta di rinvio a giudizio, rivolta, come anticipato da alcuni siti locali, dal pm della procura della Repubblica di Benevento ai danni di Lucio Iorillo, ex operaio di 64 anni, originario di Frasso Telesino (Benevento) e papà della giovane, durante il processo in corso nella città campana..
Una vendetta maturata dieci anni
Iorillo era già indagato in quanto ritenuto il mandante dell'omicidio del pastore giustiziato il 19 luglio del 2018 a colpi di pistola davanti casa, dopo aver scontato nove degli 11 anni e sei mesi inflittigli perché riconosciuto responsabile di abusi sessuali ai danni della giovane che il 6 gennaio 2008 si tolse la vita impiccandosi a un albero. Una vendetta, già all'epoca ipotizzata dagli inquirenti, che sarebbe maturata in più di dieci anni.