Il pestaggio era avvenuto il 15 maggio scorso, fuori dalla casa di Frascati di Rubini. Il procedimento, al momento contro ignoti, è stato avviato dopo una denuncia presentata dallo stesso "Chef Rubio", noto anche per le sue posizioni pro-Palestina, il quale aveva accusato del raid "alcuni sionisti". Le indagini sono state affidate alla Digos
La procura di Roma ha deciso di aprire un fascicolo d’indagine per lesioni, aggravate dall'odio razziale, in riferimento all'aggressione subita da Gabriele Rubini, in arte “Chef Rubio”, avvenuta il 15 maggio scorso, fuori dalla sua casa a Frascati, ai Castelli Romani. Il procedimento, al momento contro ignoti, è stato avviato dopo una denuncia presentata dallo stesso Rubini, noto anche per le sue posizioni pro-Palestina, il quale aveva accusato del raid "alcuni sionisti". Le indagini sono state affidate alla Digos.
La denuncia anche sul web
“Chef Rubio”, come detto, aveva denunciato l'episodio prima sui social e poi, nella giornata del 16 maggio, presso la Questura. In particolare, sul web, Rubini aveva ricostruito i fatti pubblicando un video su X in cui mostrava le ferite riportate e la testa sanguinante. Nelle immagini l'uomo aveva mostrato anche le condizioni della sua automobile dopo l'aggressione e un pezzo di legno usato per colpirlo. "Terroristi – aveva riferito nel video - Questi sono gli ebrei sionisti. Mi hanno aspettato fuori casa in 6 e hanno tagliato i fili del cancello per picchiarmi". E aveva aggiunto: "Potete massacrarmi ma tanto non mi piego". Ora al vaglio degli investigatori ci sono anche le immagini delle telecamere che potrebbero aver ripreso qualcosa di utile a identificare le sei persone coinvolte.
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