In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

1 maggio, Landini: "Bonus Befana è marchetta". Meloni: "Sul lavoro ottimi risultati"

©Ansa

La presidente del Consiglio: "Da quando siamo al governo gli occupati in Italia sono cresciuti di oltre mezzo milione, abbiamo toccato il record di occupazione, i contratti stabili aumentano, la precarietà diminuisce". Per la Festa dei lavoratori Elly Schlein e Giuseppe Conte insieme al corteo a Portella della Ginestra. Al Circo Massimo il Concertone. Ieri il Cdm ha approvato un nuovo pacchetto di misure: in arrivo bonus da 100 euro ai lavoratori a basso reddito e incentivi per assumere giovani e donne

Condividi:

LIVE

Corteo del Primo maggio a Trieste: "Lavoro sia al centro"

Un lungo corteo, partito da Campo San Giacomo, si è snodato stamattina lungo le vie di Trieste per ribadire, in occasione del primo maggio, "la centralità del lavoro". Oltre tremila i partecipanti, secondo le stime della Questura. In testa le bandiere della Cigl e lo striscione "La Costituzione, principio di libertà e democrazia', subito dopo spazio alle associazioni cittadine e in particolare a Marco Cavallo, l'opera diventata simbolo di libertà dopo la chiusura dei manicomi, accompagnato dallo striscione "Marco Cavallo lotta per tutti gli esclusi". A seguire, tra gli altri, Anpi, Pd, M5s, Consorzio italiano di solidarietà, Comitato di partecipazione per i consultori familiari, Coordinamento per la difesa della sanità pubblica di Trieste. A distanza, altri manifestanti hanno aderito a un secondo corteo, diretto in piazza Goldoni, promosso da Cobas, Usb e Usi-Cit con gli slogan "Basta morti sul lavoro", "No alla precarietà sociale e del lavoro", "No all'economia di guerra e alla militarizzazione dei territori", "Stop al genocidio nella striscia di Gaza". Diverse le bandiere palestinesi sventolate dai partecipanti. L'iniziativa promossa dalla Cgil si è conclusa invece in piazza Unità, con gli interventi sul palco delle associazioni e del sindacato, "in collegamento con la manifestazione nazionale in corso a Monfalcone". "Oggi siamo qui per rimettere al centro il lavoro, la nostra Costituzione e ridare centralità al tema della persona", ha esordito il segretario generale della Cgil Trieste, Massimo Marega, sottolineando, a margine, che i temi da affrontare rimangono, tra gli altri, "salario, legalità, salute e sicurezza sul luogo di lavoro". "Noi vogliamo ripartire dai valori della Costituzione, è il momento che i cittadini partecipino", ha quindi aggiunto rivolgendosi ai presenti.

Sbarra: "Obiettivo comune del sindacato è fermare la carneficina sul lavoro". VIDEO

Vai al contenuto video

Conte ha firmato il referendum Cgil contro Jobs act

Il leader del M5s Giuseppe Conte ha firmato i referendum della Cgil contro il Jobs act, così come aveva annunciato questa mattina appena giunto a Piana degli Albanesi per partecipare al corteo del primo maggio a Portella della Ginestra. L'ex presidente del Consiglio ha firmato in una postazione che era stata allestita dal sindacato proprio in occasione della manifestazione.

Sbarra: "Lavoro è fondamento della repubblica e democrazia"

"Il lavoro è fondamento della Repubblica. Per questo, oggi, è anche una Festa della nostra democrazia. Mai, mai dimenticare quanta fatica e quanti sacrifici ci sono voluti per riconquistare, in Italia e in Europa, la libertà, la democrazia. E il bene più prezioso: la pace". Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, dal palco della manifestazione di Cgil, Cisl e Uil del Primo maggio a Monfalcone (Gorizia).

Landini: "Stessi diritti e stesse tutele per tutti i lavoratori"

Landini, dal palco della manifestazione del Primo maggio a Monfalcone (Gorizia), ha detto: "Stessi diritti e stesse tutele in tutti i posti di lavoro. È la battaglia da fare con forza, il primo maggio deve avere questo significato". Il segretario generale della Cgil ha spiegato di aver incontrato ieri sera una delegazione di lavoratori migranti, per lo più impegnati nella catena degli appalti di Fincantieri. "Parlano l'italiano meglio di me... Bisogna favorire l'integrazione. Mettere al centro i diritti, non il profitto, non la disuguaglianza". Landini ha aperto il suo intervento dal palco con il ringraziamento al presidente della Repubblica Mattarella.

Landini: "Ci batteremo con ogni strumento per la Costituzione"

 Le politiche economiche e sociali messe in campo dal governo "vanno nella direzione opposta" rispetto a quanto serve al Paese, "abbiamo bisogno di intensificare la nostra lotta e la mobilitazione. Vogliamo batterci finché la nostra Costituzione non sia applicata, utilizzando tutti gli strumenti democratici a disposizione, compreso il referendum". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco della manifestazione dei sindacati per il Primo maggio. "Quello che il governo ha fatto ieri, lo considero una marchetta elettorale", ribadisce dal palco, riferendosi alle ultime misure tra cui il bonus Befana.

Schlein: "Da Portella della Ginestra battaglia per il lavoro"

"È una giornata di lotta contro il lavoro povero, contro il lavoro precario e anche per la sicurezza sul lavoro perchè non è possibile in Italia continuare a morire di lavoro. Siamo per questo a Portella della Ginestra, in memoria di una strage di contadine e di contadini che lottavano per il lavoro e per il pane". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein che sta partecipando alla manifestazione promossa dalla Cgil per ricordare la strage di Portella della Ginestra. "Oggi è una giornata di lotta - ha ribadito Schlein - al fianco di lavoratrici e lavoratori che vogliono migliorare le loro condizioni materiali che sono peggiorate in quest'anno a causa delle scelte fatte dal governo Meloni che esattamente un anno fa sceglieva di aumentare la precarietà in Italia. In barba a tantissime persone, giovani e donne, che hanno contratti di un mese, non sanno ce ce l'avranno il giorno dopo e quindi non possono costruirsi un futuro o una famiglia se lo vogliono fare". "Siamo qui anche a rilanciare la battaglia sul salario minimo - ha sottolineato la segretaria del Pd - che Giorgia Meloni continua a ostacolare. raccogliendo anche le firme dei cittadini. Ieri abbiamo depositato una legge di iniziativa popolare insieme al Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi Sinistra perchè dopo che hanno affossato la nostra proposta in Parlamento vogliamo riportarla con la forza di migliaia di firme dei cittadini".

Vai al contenuto video

Landini: "Obiettivo è l'unità del mondo del lavoro"

"Innanzitutto bisogna parlare dell'unità del mondo del lavoro. Il punto fondamentale è mettere nelle condizioni i lavoratori di poter avere questo diritto all'unità, che non è semplicemente l'unità tra organizzazioni, è un diritto dei lavoratori e per poterlo esercitare hanno bisogno della democrazia, di partecipare, di votare, di essere loro a decidere sulle scelte che li riguardano. L'unità è l'obiettivo fondamentale ed è un diritto ceh va garantito", ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dalla piazza del Primo maggio, parlando dell'unità sindacale.

Bombardieri: "Governo faccia di più contro le morti sul lavoro"

"Partiamo da un diritto imprescindibile, il rispetto della vita: 1.040 vittime in un anno e 500mila incidenti, nessuno si senta assolto. Basta con il cordoglio di circostanza, abbiamo finito le lacrime, vogliamo fatti concreti. Al governo chiediamo di fare di più. La presidente Meloni ci convochi. Chiudiamoci nella Sala verde di palazzo Chigi finché non troviamo soluzioni". Così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dal palco della manifestazione del Primo maggio, parla della sicurezza sul lavoro e rimarca che bisogna "colpire chi si rende responsabile: nessun profitto vale una vita umana". Bombardieri ringrazia "il presidente della Repubblica Mattarella per le parole e il richiamo continuo che fa per il rispetto della vita e del lavoro. Grazie di cuore", dice. "La nostra battaglia dura tutti i giorni, non solo il primo maggio", aggiunge.

Meloni in un video spiega le misure del Cdm

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione del Primo maggio ha illustrato le misure per il lavoro approvate ieri dal Cdm: "La principale di queste misure è l'esonero dal pagamento del 100% dei contributi previdenziali per due anni se si assumono giovani sotto i 35 anni che non hanno mai avuto contratti a tempo indeterminato, a patto che vengano assunti con contratto stabile. Cioè se assumi un giovane a tempo indeterminato per due anni allo Stato non devi nulla nel limite di 500 euro al mese. Vale in tutta Italia. Nelle regioni del Mezzogiorno il provvedimento vale però anche per gli over 35 che sono disoccupati da almeno due anni". "La decontribuzione vale per le donne, a prescindere dall'età su tutto il territorio nazionale con maggiore accessibilità al beneficio per le donne che vivono nelle regioni del Mezzogiorno". "Gli incentivi non valgono solo per i lavoratori dipendenti ma anche per le iniziative di autoimpiego sia nel Centro-Nord sia al Sud dove rafforziamo la misura Resto al Sud e prevediamo un contributo che arriva fino a 200.000 euro per chi avvia una nuova attività. E poi ancora prevediamo azioni per riqualificare i lavoratori di grande imprese in crisi. Ci occupiamo di affrontare i problemi irrisolti da molti anni, troppi anni come ad esempio la riqualificazione dell'area di Bagnoli, alle porte di Napoli, abbiamo destinato a quell'area che può essere fondamentale in una prospettiva di rilancio industriale di tutta la Campania e non solo 1,2 miliardi di euro". "Parallelamente abbiamo esteso ad alcune aree delle zone logistiche semplificate del centro nord lo stesso credito d'imposta per gli investimenti e le stesse semplificazioni che sono già previste per la Zes unica del Mezzogiorno. Agli incentivi per la zona economica speciale unica del Mezzogiorno che è stata istituita da questo governo e che consente a chiunque investa nelle Regioni del Sud di avere incentivi e semplificazioni, destiniamo quasi 2 miliardi di euro".

Meloni: "Nuovo pacchetto lavoro da 5 miliardi". VIDEO

Vai al contenuto video

Meloni: "Provvedimenti per difendere il potere d'acquisto dei lavoratori"

"Il primo maggio di un anno fa avevamo riunito il Consiglio dei ministri in questa sala - ricorda Meloni parlando dalla sala dove si svolge la riunione del governo - e in quell'occasione avevamo approvato un decreto molto articolato con diverse misure in favore dei lavoratori, la più importante delle quali era il taglio delle tasse sul lavoro per i redditi fino a 35.000 euro". "Grazie a quel taglio i lavoratori hanno ricevuto in busta paga fino a 100 euro in più al mese, una misura che abbiamo poi confermato per tutto il 2024 con la legge di Bilancio", scelta fatta per "difendere il potere acquisto dei lavoratori, in particolare di quelli con i redditi più bassi, in un momento di alta inflazione". "Allo stesso obiettivo, in questo anno e mezzo di governo, abbiamo dedicato diversi altri provvedimenti. L'accorpamento dei primi due scaglioni Irpef, che abbassa le tasse a tutti, anche se poi abbiamo annullato il beneficio per i redditi più alti. L'azzeramento fino a 3.000 euro annui dei contributi a carico delle mamme lavoratrici dipendenti con almeno due figli, il taglio delle tasse sui premi di produttività fino a 3.000 euro, l'innalzamento della soglia di detassazione del fringe benefit, cioè del contributo volontario che il datore di lavoro può dare al lavoratore con un occhio di favore ai lavoratori che hanno dei figli a carico. Ma anche l'aumento delle pensioni minime, la piena indicizzazione delle pensioni più basse". "Anche in vista di questo primo maggio abbiamo scelto di continuare in questa direzione" con un "decreto che ci permetterà di aggiungere a tutte queste misure un provvedimento grazie al quale a gennaio 2025 potremo erogare un'indennità di 100 euro per le famiglie monoreddito dei lavoratori dipendenti, ovvero quelle famiglie nelle quali c'è un unico reddito con almeno un figlio a carico e con un reddito complessivo non superiore ai 28.000 euro l'anno".

In migliaia a Torino, slogan contro Meloni e pro Palestina

Povertà, sicurezza e guerra. Sono i temi che hanno caratterizzato il corteo di Torino, nel recente passato teatro di scontri tra antagonisti e forze di polizia. Il lungo corteo è partito da piazza Vittorio Veneto e ha raggiunto poco dopo le 11 piazza San Carlo, dove prima il segretario generale della Uil Piemonte Gianni Cortese aveva chiuso gli interventi "ufficiali", esprimendo preoccupazione "per l'aumento della povertà, per il lavoro povero che non garantisce un reddito sufficiente a mantenere un tenore di vita accettabile, per gli effetti dell'inflazione che ha ridotto il potere d'acquisto di salari e pensioni del 17% negli ultimi tre anni". Migliaia i partecipanti, nonostante la pioggia che da ieri sera cade sul capoluogo piemontese. Numerosi gli antagonisti in coda, che una volta in piazza San Carlo hanno occupato il palco lanciando slogan contro il governo Meloni "complice della guerra e della crisi sociale", gli Stati Uniti e Israele, spendendo parole di solidarietà verso il popolo palestinese "vittima di una grandissima violenza".

Meloni: "Crediamo nel Sud, non viva di sussidi ma di sviluppo"

Il decreto di riforma delle politiche di coesione punta a spendere "in modo certo e veloce" risorse "che servono a combattere i divari e le disparità tra i territori", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un video sui social in occasione del Primo maggio, sottolineando che si tratta di "una risposta tangibile e concreta a chi dice che a questo governo non starebbe a cuore il Mezzogiorno. È l'esatto contrario. Ci crediamo così tanto che non vogliamo viva di sussidi ma vogliamo che viva di lavoro e di sviluppo dimostrando finalmente il suo valore". Nell'ultimo Consiglio dei ministri - ha detto Meloni - abbiamo approvato un altro importante decreto, un decreto molto corposo che riforma le politiche di coesione, sono cioè quelle politiche che servono a combattere i divari e le disparità tra i territori e che punta a spendere nel modo migliore le risorse europee e nazionali per la crescita e lo sviluppo nella nazione, chiaramente, e in particolare nel Mezzogiorno. Parliamo complessivamente di circa 74 miliardi di euro dei quali 42 sono fondi europei, risorse molto preziose che però troppo spesso in passato non sono state spese o non sono state spese adeguatamente e che con questo decreto invece sarà possibile mettere a terra in tempi certi e veloci".

Meloni: "Celebriamo l'1 maggio con risposte concrete"

rimo maggio, festa dei lavoratori. Anche quest'anno abbiamo deciso di celebrare questa data così importante nell'unico modo che conosciamo, e cioè dando risposte concrete agli italiani e in particolare a quegli italiani che ogni giorno si rimboccano le maniche e con il proprio lavoro contribuiscono alla ricchezza della nostra nazione". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un video social in occasione della Festa del Lavoro, sottolineando che "tutto è stato fatto in un'ottica di redistribuzione della ricchezza" e che come l'anno scorso "anche in vista di questo primo maggio abbiamo scelto di continuare in questa direzione".

A Firenze corteo con sindacati di base contro le morti su lavoro

Allo slogan "Fermiamo la strage di vite e diritti sul lavoro" sfila a Firenze il corteo indetto dal coordinamento "Ogni giorno il Primo maggio", che riunisce i sindacati di base e altri movimenti come il Collettivo di Fabbrica Gkn e l'Assemblea 16 febbraio, e con loro sigle della sinistra e studenti. I manifestanti, un migliaio circa, si sono dati appuntamento davanti al cantiere Esselunga di via Mariti, teatro dell'incidente del 16 febbraio scorso nel quale persero la vita cinque operai. Poco prima della partenza un breve concerto corale con canzoni operaie e alcuni interventi nei quali sono state ricordate le vittime sul lavoro, dagli operai di via Mariti, i cui nomi sono stati tracciati con una bomboletta spray sulla recinzione del cantiere, a Luana d'Orazio, fino ai morti di Suviana, per i quali uno striscione chiede "giustizia". Il corteo sta girando intorno al quartiere dove si trova il cantiere per poi dirigersi fino a piazza Dalmazia dove si terrà un'assemblea pubblica. Tante le bandiere dei sindacati di base, delle sigle degli studenti e anche quelle della Palestina.

Meloni: "Fondamentale fondo perequativo infrastrutture, 40% al Sud"

"L'obiettivo" del decreto di riforma delle politiche di coesione "è combattere i troppi divari ancora esistenti in Italia, a partire chiaramente dal divario infrastrutturale che impedisce particolarmente al Sud, di competere ad armi pari con il resto della nazione. E allora in questo provvedimento è contenuta una misura fondamentale per il Mezzogiorno, ovvero l'istituzione del Fondo Perequativo Infrastrutturale e l'obbligo di destinare alle Regioni del Sud almeno il 40% dei fondi pluriennali per gli investimenti, una percentuale che oggi è sensibilmente più bassa", spiega Meloni illustrando in un video social alcune delle misure varate ieri dal Consiglio dei ministri.

Meloni: "Dati record sul lavoro"

"Una serie di norme molto concrete ci hanno permesso di ottenere ottimi risultati sul fronte del mercato del lavoro - ha detto la presidente del Consiglio Meloni in una diretta social - Da quando siamo arrivati al governo gli occupati in Italia sono cresciuti di oltre mezzo milione, abbiamo toccato il record di occupazione, di occupazione femminile, i contratti stabili aumentano, la precarietà diminuisce, sono dati di cui andiamo estremamente fieri e che sono stati salutati anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che voglio ringraziare per le sue parole molto importanti".

Landini: "Rimettere al centro lavoro, diritti e sicurezza"

"Bisogna rimettere al centro il lavoro, i diritti delle persone, combattere e superare la precarietà, aumentare i salari", ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dalla piazza del Primo maggio a Monfalcone (Gorizia), rimarcando anche la questione della sicurezza sul lavoro, con "gli infortuni e le morti che si registrano soprattutto nel sistema degli appalti e subappalti e coinvolgono di più i lavoratori precari. Bisogna - insiste - cambiare il modello di sviluppo e cambiare le leggi sbagliate, folli che ci sono nel Paese".

Conte: "Firmo il referendum della Cgil sul Jobs Act"

Il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte firmerà il referendum della Cgil contro il Jobs Act. Lo ha detto a Piana degli Albanesi, dove sta partecipando alla commemorazione delle vittime della strage di Portella della Ginestra. "Lo farò oggi - ha spiegato - qualora ci sia un banchetto per la raccolta delle firme". "Oggi è la festa del Primo maggio - ha spiegato Conte - ma non dei lavoratori sotto pagati, dei lavoratori poveri, dei lavoratori precari. Dignità del lavoro significa avere un lavoro che dà soddisfazione, un lavoro che consenta anche di poter curare gli interessi personali, la vita familiare e affettiva, e consenta la giusta retribuzione. Un lavoro che non sia 'nero'. E deve essere la festa anche di chi non ha in questo momento un lavoro e vorrebbe averlo".