Torino, preside picchiata da studente di terza media: "Ho pensato che mi uccidesse"
CronacaL'alunno, 14 anni, era già stato sopeso tre volte dopo aver aggredito in passato due professori e un agente della polizia locale. La furia per un video che il ragazzo stava girando in classe e che la dirigente gli aveva chiesto di cancellare. "I docenti temono per la propria incolumità"
Minacciata e brutalmente aggredita da uno studente di terza media in un corridoio della scuola: è accaduto a Giovanna Caputo, dirigente del comprensivo Antonelli-Marconi di Vanchiglietta, in provincia di Torino. L'episodio è raccontato dal quotidiano La Stampa: "Stavolta ho avuto davvero paura quando mi sono trovata davanti quel ragazzone grande e grosso che mi guardava con occhi vitrei da non riescire nemmeno a descrivere. Urlava 'io ti uccido', 'tu sei la rovina della mia vita'. Poi mi ha messo le mani intorno al collo e ha iniziato a stringere", ha spiegato la donna al giornale. "Ma, ad un certo punto, ho perso il cellulare, lui l’ha raccolto e l’ha scagliato diverse volte contro il muro. Poi ha iniziato a schiacciarlo con i piedi. Forse è stata la mia salvezza perché ha mollato la presa. Io ero terrorizzata", ha raccontato la dirigente. "Per fortuna è uscita una collaboratrice, mi ha afferrato e trascinato dentro una stanza, poi ha chiuso la porta. Che lui ha iniziato a colpire con dei pugni e continuando ad urlare 'ti uccido'". Dopo l'aggressione la docente si è recata al Pronto soccorso dove è stata dimessa con una prognosi di una settimana.
L'alunno sospeso già tre volte
L'alunno in questione, 14 anni, è già stato sopeso tre volte, - dopo aver aggredito in passato due professori e un agente della polizia locale - riporta ancora La Stampa. "Abbiamo già presentato due denunce, ci siamo confrontati con la famiglia, interessato i servizi sociali ma non è mai cambiato nulla. Il ragazzo non avrebbe ancora diritto al docente di sostegno perché non certificato con verbale Inps. Ma noi abbiamo assegnato specifiche risorse per lui, destinando docenti con cui potesse avere maggiore intesa, con un lavoro individuale in classe e fuori. Purtroppo spesso lo ha rifiutato", ha spiegato la dirigente, preoccupata perché "alcuni docenti hanno paura e non vogliono più venire alle lezioni perché temono per la loro incolumità".
Il rimprovero per un video per Tik Tok
A scatenare la rabbia dell'alunno sarebbe il rimprovero di una docente che lui stava riprendendo con lo smartphone per pubblicare il video su Tik Tok. Quando lei gli ha intimato di cancellare il filmato, lui ha perso la testa. "Ho sentito delle urla e dei rumori e sono subito uscita dal mio ufficio", racconta Caputi, "ero al telefono con una collega, ma lui, probabilmente pensava stessi parlando con la polizia e, appena mi ha vista, si è avventato contro di me".