Esplosione nella centrale di Bargi sul lago di Suviana, a Bologna: 3 morti e 4 dispersi
L’esplosione intorno alle 15 in una centrale idroelettrica Enel del bacino artificiale di Suviana, sull'Appennino Bolognese. Coinvolte 15 persone: 3 sono morte, 4 disperse, 5 ferite, 3 illese. L'incidente è partito da una turbina esplosa, che ha causato un incendio e il crollo di un solaio.. Erano in corso lavori di manutenzione. Operazioni di soccorso difficili. I vigili del fuoco: "L'incidente sotto il livello dell'acqua, abbiamo faticato a entrare nei locali"
Sindaco: forse c'è stato crollo di un solaio
"Pare che ci sia stato il crollo di un solaio e i soccorsi sono difficili poiché è entrata molta acqua all'interno dell'ottavo piano interrato". Lo ha detto il sindaco di Camugnano, Marco Masinara, sul posto dell'esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi, al lago di Suviana sull'Appennino bolognese. "È un incidente gravissimo si stanno ancora cercando i dispersi", “è un incidente sul lavoro terribile, un dispiacere enorme: è stata colpita un'intera comunità, nostra e di Enel che qui ha un forte legame con tutte le persone che da anni lavorano alla centrale", ha aggiunto.
Sul posto l'Ad di Enel Green Power
L'amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, "si è immediatamente recato sul posto per seguire di persona l'evolversi della situazione". Lo ha comunicato l’azienda del gruppo Enel che si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili. La società, viene spiegato in una nota, "sta collaborando con tutte le autorità competenti ed esprime cordoglio e vicinanza al personale coinvolto e alle famiglie, che rappresentano la priorità per l'azienda".
Il cordoglio di Camera e Senato
Camera e Senato hanno espresso cordoglio per le vittime dell'esplosione. A Palazzo Madama il primo a prendere la parola per esprimere solidarietà alla comunità colpita è stato il senatore Pier Ferdinando Casini. A lui si sono uniti gli altri rappresentanti dei gruppi parlamentari. E, a nome di tutto il Senato, ha espresso vicinanza e cordoglio ai familiari delle vittime anche la vicepresidente Licia Ronzulli. Alla Camera, applauso per le vittime della tragedia di Suviana. In apertura del suo intervento, la deputata Dem Maria Stefania Marino è intervenuta parlando di quanto accaduto e manifestando la propria solidarietà alle famiglie delle vittime. "Tutti noi – ha poi sottolineato il vice presidente di turno Giorgio Mulé – stiamo seguendo l'evolversi della tragedia in Emilia-Romagna: seguiamo con angoscia e sgomento le notizie che già ora ci consegnano un insopportabile bilancio purtroppo ancora da aggiornare. Il presidente della Camera ha già espresso il più profondo cordoglio e siamo insieme con le preghiere e con la nostra solidarietà" alle famiglie delle vittime, c'è "il cordoglio della Camera". Le sue parole sono state sottolineate da un applauso da tutti i banchi.
I lavoratori coinvolti
I 12 lavoratori che risultano morti, dispersi o feriti nell'esplosione sono quasi tutti appartenenti a ditte esterne alla società. Risulterebbe, ha spiegato il prefetto di Bologna Attilio Visconti, solo un ex dipendente di Enel che lavorava come consulente per queste ditte.
Le voci dei soccorritori
L'esplosione a otto piani sotto zero
L'esplosione di una turbina della centrale elettrica dell'Enel, sul lago di Suviana, è avvenuta all'ottavo piano ribassato, mentre al nono piano si è registrata un'inondazione dovuta a un tubo di raffreddamento della turbina che ha allagato il locale per parecchi metri. Le ricerche arriveranno fino a 40 metri sottoterra. Si stanno attendendo delle squadre specialistiche di recupero, per affiancare le 12 squadre dei vigili del fuoco all'opera e arrivare ai vani invasi dall'acqua. Il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Francesco Notaro, spera di trovare ancora qualcuno in vita tra i dispersi: "Nonostante lo scoppio abbia determinato un allagamento, potrebbe essere che dopo l'esplosione abbiano trovato ricovero da qualche altra parte della piastra, la speranza è trovare qualcun altro in vita". I lavori andranno avanti almeno altre 6-7 ore, se non si complica l'allagamento.
I feriti
I feriti gravi della strage sul lavoro della centrale Enel di Suviana sono cinque: sono stati ricoverati negli ospedali di Parma, Cesena, Forlì e Pisa. Lo ha detto il prefetto di Bologna Attilio Visconti, sul posto col sindaco metropolitano Matteo Lepore e Francesco Notaro, direttore regionale dei Vigili del fuoco. Il ferito più grave è ricoverato all'ospedale Bufalini di Cesena: l'uomo è in prognosi riservata nel reparto grandi ustionati. Nello stesso ospedale è ricoverato anche un altro operaio, che nell'incidente ha riportato un'ustione a una mano di minore gravità e si trova in osservazione breve intensiva.
Il tweet di Meloni
Il lago e la diga
Il lago è nato dalla costruzione della diga, ultimata nel 1932, ed è alimentato dal torrente Limentra. Si trova sull'Appennino Bolognese, fra i comuni di Camugnano e Castel di Casio. Si tratta di un impianto fortemente legato alla storia recente dell'Appennino, tanto che la sua costruzione venne inizialmente realizzata per alimentare la linea ferroviaria Bologna-Firenze di recente costruzione. La centrale di Bargi risale agli anni '70. La zona nei dintorni dei due laghi forma un parco regionale ed è considerata esempio di come ambiente ed energia pulita rinnovabile possano convivere. Il bacino di Suviana-Brasimone conta anche altri impianti idroelettrici, minori rispetto a Bargi: Suviana da 27 MW, Le Piane da 10 MW, Santa Maria da 6 MW, Le Pioppe da 0,3 MW e Pavana da 0,11 MW per una potenza complessiva di circa 373 MW.
La centrale di Bargi sul lago di Suviana
Il lago di Suviana, situato al confine fra Toscana ed Emilia-Romagna, è un bacino artificiale costruito negli anni Venti per lo sfruttamento dell'energia elettrica. È poi diventato anche un luogo di attrazione turistica, vista la relativa vicinanza alle aree metropolitane di Bologna e Firenze. Sul lago si affacciano due centrali idroelettriche: Suviana e Bargi. È quest'ultima quella coinvolta nell'esplosione e incendio. Viene alimentata anche dalle acque del bacino del Brasimone attraverso condotte. Quello di Bargi è un impianto di generazione/pompaggio composto da due gruppi di produzione da 165 MW ciascuno per una potenza installata di 330 MW. È il più grande a livello di potenza installata nella regione emiliano-romagnola e ha una funzione rilevante di regolazione, esercizio e gestione della rete elettrica nazionale. La centrale è per tre quarti sommersa.
Le immagini dell'incidente
Le immagini dell'esplosione alla centrale idroelettrica di Suviana: fotogallery
Al lavoro una decina di squadre di pompieri e sommozzatori
"Stiamo cercando di raggiungere il livello in cui si è verificato l'incidente e di accedere ai locali, ancora non sappiamo cosa è accaduto di preciso. Al momento sono al lavoro una decina di squadre e sono pronte a intervenire anche quelle dei sommozzatori", ha detto Luca Cari, dirigente della comunicazione d'emergenza del comando generale dei Vigili del Fuoco. I vigili del fuoco, ha aggiunto, "hanno soccorso subito tre persone ustionate" mentre su cosa sia accaduto agli altri presenti al momento dello scoppio non c'è ancora certezza. "I testimoni ci hanno indicato sette persone che mancano all'appello, ma non sappiamo con certezza se siano rimasti coinvolti nell'incidente o se siano riusciti a trovare riparo". I dipendenti dell'azienda, ha concluso Cari, "stavano lavorando all'interno dei locali per rimettere in funzione una pompa".
Si aggrava il bilancio
Si aggrava il bilancio dell’esplosione: i morti sono 3, i dispersi 4 e i feriti trasportati in ospedale sono 5. Ci sono anche due operai rimasti feriti in modo lieve che sono voluti rimanere sul posto, per stare vicini ai compagni di lavoro. Le loro testimonianze saranno fondamentali per capire cos'è successo.
I pompieri si calano con le bombole d’ossigeno
Sono oltre quaranta i vigili del fuoco impegnati nelle attività di soccorso e ricerca dei dispersi alla centrale idroelettrica di Bargi. "Vediamo un via vai continuo, si calano con le bombole di ossigeno ma non riusciamo a sapere altro", ha detto all’Ansa Maurizio Fabbri, sindaco di Castiglione de Pepoli che è sul posto. "Siamo nel piazzale della centrale ma non ci fanno chiaramente entrare. Stanno cercando i dispersi, a circa 30 metri sotto il livello del lago", ha aggiunto. Le operazioni sono complesse.
Il video dall'alto
Pompieri: locali completamente invasi dal fumo
I vigili del fuoco sono riusciti a entrare nei locali della centrale idroelettrica sul lago di Suviana dove si è verificata l'esplosione. "Tutti i locali sono invasi dal fumo. Gli uomini stanno intervenendo con gli autoprotettori perché altrimenti sarebbe impossibile operare in sicurezza", ha detto Luca Cari, dirigente della comunicazione d'emergenza del comando generale dei Vigili del Fuoco .
Gava: Mase pronto a dare supporto
"Seguo con grande apprensione gli sviluppi della terribile notizia che ci giunge dall'Emilia Romagna. Il Mase è già in contatto con le autorità locali per dare tutto l'eventuale supporto occorrente", ha detto la viceministra all'Ambiente e sicurezza energetica Vannia Gava. "Mi stringo al dolore e all'angoscia delle famiglie dei lavoratori coinvolti. Ringrazio tutti coloro che si stanno mobilitando per offrire il necessario soccorso”, ha aggiunto.
Pichetto Fratin in contatto col prefetto
Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sta seguendo in diretto contatto con il prefetto di Bologna l'evolversi della situazione alla centrale idroelettrica della diga di Suviana. Lo ha reso noto il Mase.
Bonaccini: “Seguiamo con estrema preoccupazione”
"Seguiamo con estrema preoccupazione le notizie provenienti da Suviana. Sono in stretto contatto col sindaco di Camugnano e il Comandante dei Vigili del Fuoco. La vicepresidente Irene Priolo sta raggiungendo il luogo dell'esplosione. Abbiamo attivato le strutture di Protezione Civile, a disposizione dei Vigili del fuoco e delle Forze dell'ordine impegnate nelle operazioni di salvataggio", ha scritto sui social il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
Tre morti e 6 dispersi
Nell'esplosione alla centrale idroelettrica sono morte tre persone. A dirlo è la Prefettura di Bologna, che ha spiegato che risultano coinvolte nell’incidente 12 persone: oltre alle tre vittime, ci sono 6 dispersi e 3 feriti.