Brescia, inchiesta sulla setta "Noi è, Io sono": chat su Telegram e le patenti col sangue

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Si tratta, come racconta il Corriere della Sera, di un gruppo complottista i cui membri sono accomunati dal rifiuto totale di ogni autorità statale, regole, leggi e tasse

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Una sette complottista che si chiama "Noi è Io sono” conta circa 10 mila adepti. Ma i seguaci sono in aumento. Ciò che li accomuna è il rifiuto totale di ogni autorità statale, regole, leggi e tasse. Non pagano le imposte e si autoproducono alcuni documenti come la patente di guida firmata col sangue. Vanno in giro con un documento irriconoscibile che chiamano “universal pass”.  Usano le chat di Telegram per chiedere aiuto. Dialogano su Zoom e sono suddivisi per regioni. Nel Bresciano ci sono stati ultimamente diversi episodi che riguardano loro, come racconta il Corriere della Sera. 

Nel Bresciano

Per ben due volte nell'arco di un mese, prima a Roè Vociano poi a Rezzano, una donna ultrasessantenne  è stata fermata dalla polizia locale. In entrambi i casi la donna era in possesso di una patente "fai da te" firmata col sangue. Un altro adepto avrebbe esibito un documento fatiscente chiamato “universal pass” in autostrada. L’episodio è stato raccontato sulla chat del gruppo con il seguente commento: “Universal Pass mi dà il diritto di spostarmi in tutte le superfici, direzioni e strade che scelgo di percorrere senza dover corrispondere dazi, pedaggi o ingressi". Altri due adepti a Provaglio d’Iseo hanno presentato una denuncia ai carabinieri contro E.On Energia che ha staccato la corrente per un presunto mancato pagamento delle bollette. I due originari di Brescia si sono presentate in caserma con un universal pass con su scritto: uomo e donna viva.

 

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