Nas, controlli in 600 case di riposo: riscontrate irregolarità nel 32% dei casi

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Negli ultimi due mesi, nell’ambito di una campagna nazionale realizzata di intesa con il Ministero della Salute, sono stati ispezionati numerosi centri destinati ad ospitare persone anziane e con disabilità in Italia. Il risultato è stato la scoperta di case di riposo prive di misure antincendio, abusive e con gravi carenze dal punto di vista sanitario o edilizio. In generale sono state riscontrate irregolarità in 191 strutture

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Grazie ad una serie di controlli a tappeto dei Nas negli ultimi due mesi, nell’ambito di una campagna nazionale realizzata di intesa con il Ministero della Salute, sono stati ispezionati oltre 600 centri destinati ad ospitare persone anziane e con disabilità in Italia. Il risultato è stato la scoperta di case di riposo prive di misure antincendio, abusive e con gravi carenze dal punto di vista sanitario o edilizio. In generale sono state riscontrate irregolarità in 191 strutture, pari al 32% di quelle controllate e sono state deferite all'autorità giudiziaria 43 persone ritenute responsabili di esercizio abusivo della professione medica o infermieristica, detenzione di farmaci scaduti e violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sospesa l'attività di 12 strutture

Non solo perché altri 153 gestori e responsabili delle strutture sono stati multati per un totale complessivo di oltre 67.000 euro. E, nel caso di 12 strutture, è stata anche disposta la sospensione dell'attività o la chiusura, con un impatto economico stimato di oltre 9 milioni di euro. In questo caso si trattava di strutture abusive o gravemente deficitarie in materia sanitaria ed edilizia, con evidenti carenze considerate dagli esperti incompatibili con la permanenza degli ospiti. I Nas, dopo i controlli, hanno confermato che proseguiranno a monitorare il mantenimento dei livelli di assistenza offerti da Rsa, case di riposo, comunità alloggio e strutture analoghe, con l’obiettivo ultimo di "tutelare la salute e la dignità di una delle fasce considerate più sensibili della società" oltre che per proteggerne l'incolumità verificando il rispetto delle strutture alle norme di sicurezza.

Oltre 46mila litri di olio sequestrati, 26 persone denunciate per frode in commercio e vendita di prodotti non genuini, 22 attività sospese e 202 imprenditori sanzionati per violazioni amministrative, per un ammontare complessivo di 189 mila euro, E' il bilancio di una una mirata campagna di controlli nel settore oleario condotta dai Nas , d'intesa con il Ministero della Salute, con ispezioni di frantoi, aziende ed esercizi produttivi e commerciali. Complessivamente i Nas hanno eseguito 1.250 ispezioni agli addetti della filiera, accertando situazioni di irregolarità presso 256 aziende ed esercizi commerciali. Le sanzioni amministrative riguardano la carente pulizia e manutenzione degli impianti e delle aree di lavorazione, l'omessa applicazione delle procedure di tracciabilità e di registrazione dell'olio prodotto, in alcuni casi associati con lo stato di abusività dei frantoi. Sequestrati litri di olio non censito o dichiarato di qualità superiore rispetto alla realtà. La finalità della campagna di controlli è stata la difesa del consumatore e dell'intero settore produttivodell'olio di oliva, al fine di identificare ed isolare eventuali operatori scorretti a salvaguardia dell'imprenditoria sana della filiera produttiva e distributiva. I controlli proseguiranno nel corso del 2024 " in ragione dell'importanza economica rappresentata dall'olio extravergine di oliva quale eccellenza agroalimentare nazionale".
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