Il cadavere dell'ingegnere 55enne è stato individuato in fondo a un canalone. L'uomo sarebbe caduto nel vuoto per cento metri
È stato ritrovato in montagna il corpo di Fabio Ferrari, il runner di 55 anni di cui si erano perse le tracce il 28 gennaio a Bovegno, in provincia di Brescia. Si tratta del terzo escursionista morto in montagna nell'arco di pochi giorni nel Bresciano. Il 27 gennaio, in due zone differenti, sono infatti deceduti un 44enne, Sergio Bologna, e un 54enne, Adriano Vergolio.
Il ritrovamento
Ferrari, ingegnere di professione, aveva parcheggiato l'auto alle 10.30 di domenica in via Graticelle, a Bovegno, per poi partire di corsa, come faceva spesso per allenarsi. È stato visto per l'ultima volta da alcuni escursionisti tra le 11.30 e mezzogiorno lungo il sentiero appena sotto il Monte Muffetto nella zona di Bovegno, sulle montagne bresciane. Poi dell'uomo si sono perse le tracce. È stata la moglie domenica sera a lanciare l'allarme dopo il che il telefono dell'uomo non dava più segnale, dando il via alle ricerche che si sono concluse oggi pomeriggio con il ritrovamento del corpo senza vita. Ferrari era un runner esperto ed era attrezzato per correre in montagna. Il suo corpo è stato individuato in fondo a un canalone. Secondo quanto ricostruito, l'uomo sarebbe caduto nel vuoto per cento metri.