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Genova, due pallanuotisti accusati di stupro e revenge porn

Cronaca
©Getty

Nei telefonini dei dei due giovani sono stati trovati i video di una ragazza filmata a sua insaputa durante atti sessuali, quando era ancora minorenne. I due sono già accusati di stupro e lesioni nei confronti di un'altra vittima

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Sono accusati anche di revenge porn nei confronti di una ragazza minorenne all'epoca dei fatti i due pallanuotisti liguri già indagati dalla Procura di Genova per stupro di gruppo e lesioni nei confronti di un'altra ragazza, dopo una serata in discoteca. Come riporta l'edizione di Genova de la Repubblica la giovane, oggi 21enne, è stata filmata a sua insaputa durante atti sessuali. Poi, in un altro momento, uno dei due indagati si sarebbe fatto mandare delle foto molto intime dalla minorenne. Una volta in possesso sia dei filmati che delle immagini, intorno al luglio del 2019 ha inviato tutto al suo amico.

L'accusa di stupro

I due giovani sono già indagati per lo stupro di una ragazza con cui hanno sempre ribadito di avere avuto solo rapporti consensuali. Quest'ultima, però, sarebbe finita anche in ospedale dove le hanno riscontrato lividi, segni di morsi, e lesioni compatibili con una aggressione. Le lesioni, che lei stessa ha rivelato agli inquirenti, sarebbero state fatte proprio per costringerla ad avere un rapporto con i due. La vicenda risale al 13 aprile 2022: la vittima partecipa a una festa in una casa del centro storico insieme a diversi amici e del gruppo non fanno parte i due presunti violentatori. Beve alcuni drink e raggiunge un'altra compagnia in una discoteca del centro. Qui incontra i due aguzzini che una sua amica conosce. Dopo averla violentata i due le dicono di non raccontare nulla. La ragazza trova, però, il coraggio di recarsi prima in ospedale e poi a denunciare quanto accaduto.

 

I filmanti nei telefonini

Scandagliando i telefonini dei due indagati gli inquirenti avrebbero trovato altri video di rapporti sessuali, in questi casi tutti consenzienti, con altre donne. Filmati che però gli indagati si sarebbero scambiati: da qui l'accusa di revenge porn. 

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