Palermo, una domenica in bici contro la violenza sulle donne

Cronaca
Raffaella Daino

Raffaella Daino

Si terrà il 28 gennaio l'evento che era stato programmato per la prima domenica del nuovo anno e poi annullato per meteo avverso.  Una pedalata aperta a tutti i ciclisti,  amatori e professionisti, con l'invito ad indossare una maglietta rossa e seguire un percorso che farà tappa in luoghi simbolici della città per dire basta ai femminicidi.

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Tutti in bici, per dire " stop alla violenza sulle donne", pedalando con qualsiasi tipo di bicicletta, purchè efficiente e con un minimo di allenamento richiesto. Un itinerario di 25 Km, da percorrere in bicicletta insieme alle principali associazioni ciclistiche di Palermo e della provincia, che già altre volte nei mesi scorsi hanno dato vita ad eventi per la legalità e contro la mafia. 

 

 L’appuntamento è per domenica 28 Gennaio 2024 a Palermo in Piazza Vittorio Veneto con partenza alle ore 9.00. Il corteo raggiungerà Monreale e farà poi ritorno in città fermandosi davanti alla sede del Parlamento regionale, poi in Piazza della Memoria, vicino al Palazzo di Giustizia, dove si terrà un momento di raccoglimento e saranno letti tutti i nomi delle vittime dell'anno appena concluso, lanciando in aria alcuni palloncini rossi e poi si concluderà davanti al Teatro Massimo.

 

"Le tappe toccheranno alcuni luoghi simbolo per sottolineare l'importanza della libertà, delle leggi e della giustizia" spiegano gli organizzatori. "Vogliamo evidenziare il valore centrale che la libertà riveste per una società in cui ognuno possa sentirsi accettato, in cui ognuno abbia gli stessi diritti degli altri e in cui tutti possano vivere la propria vita senza l'oppressione altrui. La legge, cioè il principio con cui si enuncia o si riconosce l'ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo si pone come guida di comportamenti in armonia con tale realtà. La giustizia, cioè la volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge".

 

"Con questo evento  - dice Pietro Ficco, uno dei promotori dell'iniziativa - vogliamo sensibilizzare tutti sull’importanza di conoscere e dunque contrastare il fenomeno del femminicidio e della violenza che troppe donne sono ancora costrette a subire lanciando un messaggio forte, a non essere impassibili e a denunciare ogni forma di  soprusi".

 

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