La giovane vittima, dipendente di una società multinazionale di consulenza, a novembre si era rivolta alla polizia Postale di Roma per denunciare una serie di episodi allarmanti
Un uomo di 31 anni è stato arrestato in flagranza differita dalla polizia Postale in quanto gravemente indiziato per il compimento di numerosi atti persecutori commessi negli ultimi due mesi nei confronti di una ex collega di lavoro. La giovane vittima, dipendente di una società multinazionale di consulenza, a novembre si era rivolta proprio alla polizia Postale di Roma per denunciare una serie di episodi allarmanti.
L'escalation
Secondo quanto ricostruito, inizialmente la ragazza ha ricevuto presso la propria abitazione un mazzo di fiori da parte di un ammiratore sconosciuto, poi si erano verificate delle condotte che avevano ingenerato in lei uno stato di profonda agitazione, tanto da indurla a cambiare le proprie abitudini di vita e pensare di rivolgersi ai servizi sociosanitari per un'assistenza psicologica. La vittima aveva infatti ricevuto sulla mail aziendale una missiva anonima con allegata una sua foto tratta dal profilo Instagram e aveva scoperto che a suo nome, ma a sua insaputa, erano stati effettuati alcuni tentativi di acquisti e-commerce ed erano stati attivati una serie di servizi online, fra i quali registrazioni su siti web pornografici o di incontri a sfondo sessuale. Verso la fine di novembre aveva ricevuto due mail con contenuti gravemente minatori: "La tua fine è vicina" e "Pensati morta". Le missive provenivano apparentemente dalla stessa vittima, presentando nell'indirizzo il nome e cognome della ragazza, ma con un dominio estero che garantisce l'anonimato.
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Le indagini e l'arresto
Gli accertamenti investigativi condotti dagli agenti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica del Lazio inizialmente non hanno consentito di identificare il reale autore dei comportamenti persecutori. La svolta nelle indagini è arrivata alla vigilia di capodanno, quando la donna ha denunciato l'acquisto su un portale online di un anello in oro e brillanti di notevole valore, fattole recapitare alla propria abitazione la sera del 28 dicembre. A quel punto gli operatori della polizia Postale sono riusciti a risalire a un romano di 31 anni, ex collega della vittima con precedenti penali per violenza e già condannato per detenzione abusiva di armi. Tramite il Codice rosso l'uomo è stato arrestato in flagranza differita.