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Madre denuncia fidanzato figlia, tra prove messaggi inviati dal 21enne

Cronaca

Fulvio Viviano

Stalkerizzata dal fidanzato ma inconsapevole o talmente plagiata da lui da non riuscire a rendersene conto. Lei ha 16 anni e lui 21. Siamo a Marsala, in provincia di Trapani nei giorni della scomparsa e poi del ritrovamento di Giulia Cecchettin

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Una madre terrorizzata si presenta alla polizia per denunciare il ragazzo. Ha un comportamento ossessivo, fa mettere a verbale nella denuncia, le impedisce di vivere una vita da sedicenne. La controlla. La obbliga a video chiamate nel tragitto da casa a scuola per assicurarsi che non parli con nessuno. Non ha mai usato violenza ma i campanelli d’allarme sono tanti.

L'indagine

La procura di Marsala, guidata dal procuratore Fernando Asaro, apre una indagine e prende una decisione unica in Italia, dispone il braccialetto elettronico per lui che non può avvicinarsi alla ragazza e non deve contattarla in alcun modo, e a lei viene fornito un gps per controllare che non si avvicinino. Una decisione a tutela della ragazza scaturita dal coraggio di una madre.

A corredo della denuncia presentata al commissariato di Marsala prima ed in procura poi, i messaggi whatsapp che il 21enne inviava alla ragazza. Una violenza verbale inaudita. Offese, minacce e anche l’invito che le ha rivolto una volta a farla finita. “Buttati dal balcone, ma di testa, così non c’è il rischio che rimani viva”, così le ha scritto una volta. La ragazzina, ha raccontato ancora una volta la madre, a causa delle vessazioni subite ha avuto violenti attacchi di panico tanto da finire una volta al pronto soccorso dell’ospedale di Marsala.

I testimoni

A giocare un ruolo importantissimo in questa vicenda è stata la scuola che la ragazza frequenta. I compagni infatti, vedendola isolata avevano capito che qualcosa non andava ed hanno avvisato i professori. La preside, Loana Giacalone, ha avvisato la madre della ragazza e da lì è partito l’iter che ha portato alla denuncia ed al provvedimento della magistratura.

Il codice rosso

Dalla procura di Marsala arriva un grido di allarme. I reati legati al codice rosso qui sono, purtroppo, all’ordine del giorno. In appena 70 giorni sono 24 i provvedimenti emessi per reati legati alla violenza sulle donne. Praticamente, in media, uno ogni due giorni. Su otto magistrati in forza alla procura, 4 sono dedicati esclusivamente ai reati legati al codice rosso. La metà. Il fenomeno, purtroppo, è largamente diffuso e le denunce arrivano continuamente. Purtroppo, però, molte delle vittime, alla fine, decidono poi di ritirarle. E la violenza, spesso, torna puntuale.