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Trentino, maestro di sci ubriaco multato a Madonna di Campiglio

Cronaca

Visto il grande afflusso di persone dovuto alla ripartenza della stagione dello sci e alla riapertura delle piste, polizia e carabinieri hanno effettuato controlli a raffica anche sulle piste da sci per garantire a sportivi e visitatori la pratica delle attività sulla neve in sicurezza

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Un maestro di sci è stato sorpreso dai carabinieri a Madonna di Campiglio, in provincia di Trento, in evidente stato di ubriachezza mentre indossava ancora la divisa con il simbolo della locale scuola presso cui lavora. Oltre all'uomo anche un'altra persona è stata trovata in stato d'alterazione da alcol sempre sulle piste di Madonna di Campiglio. Entrambi sono stati sanzionati.

I controlli

Visto il grande afflusso di persone dovuto alla ripartenza della stagione dello sci e alla riapertura delle piste, in particolare durante il Ponte dell'Immacolata, polizia e carabinieri hanno effettuato controlli a raffica anche sulle piste da sci per garantire a sportivi e visitatori la pratica delle attività sulla neve in sicurezza. Nel weekend appena trascorso sono infatti stati effettuati controlli sulle piste da sci della val Rendena, in Trentino, da parte della compagnia dei carabinieri di Riva del Garda, con i militari delle stazioni di Madonna di Campiglio, Tione, Carisolo, Ponte Arche, del nucleo operativo e radiomobile e delle unità cinofile di Laives. Oltre alle due persone già citate, durante i controlli gli uomini dell'Arma hanno identificato diverse persone in stato d'ebbrezza. Inoltre, una "parte del personale già impiegato nel servizio ha concorso anche alle ricerche di una persona che si era smarrita in una delle località boschive del comprensorio, fortunatamente ritrovata", si legge in una nota diffusa dalle forze dell'ordine.

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Il confronto con i giovani

Durante i controlli i carabinieri si sono confrontati con alcuni giovani che a fine giornata si stavano intrattenendo con qualche drink a fondo pista. In particolare, hanno discusso con loro delle conseguenze, anche in termini di legge, derivanti dallo stato di ebbrezza. Alcuni di loro si sono offerti volontariamente di sottoporsi al pre-test per la rilevazione del tasso alcolemico e, con stupore, qualcuno ha anche preso atto di non essere nelle condizioni ottimali per mettersi alla guida. "La circostanza, oltre a costituire una occasione di confronto con i giovani, è servita anche per veicolare utili raccomandazioni volte a prevenire gli incidenti stradali e a incrementare la coscienza civica dei ragazzi", spiega la nota.

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