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Omicidio Cecchettin, Turetta andava da psicologo per Giulia e problemi di studio

Cronaca
©Ansa

Filippo, pare su sollecitazione della stessa Giulia, e dei familiari, aveva chiamato lui stesso il Cup dell'Usl 6 di Padova per prenotare i colloqui

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Filippo Turetta andava da uno psicologo per Giulia Cecchettin e i suoi problemi di studio. Ma dopo questi incontri, cinque in tutto, il suo stato psicologico non era migliorato. E quando avrebbe dovuto presentarsi all'ultima visita, il 17 novembre, il 22eenne era già latitante, dopo l'assassinio dell'ex fidanzata. Filippo, pare su sollecitazione della stessa Giulia, e dei familiari, aveva chiamato lui stesso il Cup dell'Usl 6 di Padova per prenotare i colloqui (I FUNERALI DI GIULIA).

L'omicidio e la fuga

Una fuga di mille chilometri, da Fossò (Venezia) a Lipsia sulla Fiat Punto nera, ancora in custodia della polizia tedesca, che adesso, fonti italiane, dicono che andranno a prelevare per riportarla qui entro metà dicembre; forse quindi la prossima settimana. A quel punto le indagini potrebbero vedere un balzo in avanti. Perchè sull'auto sono stati trovati il coltello, con una lama di 12 centimetri che si ritiene sia l'arma usata per l'omicidio, oltre ad altri elementi - i sacchetti di nylon neri, uguali a quelli trovati accanto al corpo della studentessa, e il nastro adesivo - che potrebbero aver peso se l'accusa deciderà di contestare la premeditazione. 

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Le indagini

Gli investigatori potranno inoltre analizzare il telefono rinvenuto nell'auto, che potrebbe essere quello di Giulia. Resta in calendario anche un incontro tra carabinieri e le forze dell'ordine tedesche e austriache, per una ricostruzione puntuale dell'itinerario seguito da Turetta nella fuga dall'Italia. 

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