Il 74enne inglese, accusato di omicidio volontario aggravato dal rapporto della convivenza e dalla premeditazione, è stato fermato a Shepshed dalla polizia della contea di Leicester in relazione alla morte di Michele Faiers Dawn, 66 anni, il cui cadavere è stato scoperto mercoledì scorso in contrada Verratti
Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa nei confronti di Michael Dennis Whitbread, il 74enne inglese accusato dell'omicidio della compagna Michele Faiers Dawn, 66 anni, il cui cadavere è stato scoperto mercoledì scorso a Casoli (Chieti), in contrada Verratti, dove i due vivevano.
L'omicidio e le indagini
L'uomo è stato fermato a Shepshed dalla polizia della contea di Leicester che lo tiene ancora in stato di fermo. Il 74enne è accusato di omicidio volontario, aggravato dal rapporto della convivenza e dalla premeditazione. La vittima, come accertato da un primo esame cadaverico esterno effettuato dal medico legale, è stata colpita con 7 coltellate alla schiena. Le indagini, svolte dal Norm di Lanciano, insieme alla Scientifica nel Norm provinciale di Chieti, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell'indagato, il quale, al momento della scoperta del cadavere, si era già allontanato dal territorio italiano. L'indagato è andato via dal casolare di contrada Verratti nelle prime ore di domenica 29 ottobre a bordo della sua jeep Compass bianca e, dopo aver oltrepassato la frontiera con la Svizzera, ha raggiunto il territorio inglese. Successivamente verranno messe in atto le procedure per la sua estradizione.
approfondimento
Chieti, donna trovata morta in casa: è stata accoltellata all'addome
Sequestrati i coltelli
Sono stati sequestrati nell'abitazione in cui si è consumato l'assassinio e sono all'esame dei carabinieri della Scientifica di Chieti diversi coltelli, per lo più da cucina. Tra essi c'è quello che, secondo gli investigatori, è stato usato per uccidere la 66enne. Secondo la ricostruzione, Whitbread l'ha colpita mentre era di spalle. Sette coltellate inferte tra dorso e addome, poi l'arma sarebbe stata accuratamente pulita e messa a posto.